Roma: Vittorio Cecchi Gori ricoverato in rianimazione al Gemelli
ROMA – Vittorio Cecchi Gori e’ stato ricoverato d’urgenza in tarda mattinata al Policlinico Gemelli per arresto cardiaco. E’ ora in terapia intensiva. Lo rende noto l’ufficio stampa della famiglia. La famiglia, i figli Mario e Vittoria Cecchi Gori con la madre Rita Rusic chiedono il rispetto della privacy. Le sue condizioni sono serie, ma stabili. La famiglia è in arrivo a Roma da Miami.
AGGIORNAMENTO DELLE 22,20
Vittorio Cecchi Gori, storico produttore cinematografico ed ex presidente della Fiorentina, è stato ricoverato in rianimazione al policlinico Gemelli di Roma in prognosi riservata per un problema cerebrovascolare. Secondo quanto si apprende, le sue condizioni sono state definite serie ma stabili. Cecchi Gori è giunto in ospedale a causa di un’ischemia cerebrale. In conseguenza di questa condizione si sarebbero verificati, si è appreso in seguito, anche alcuni problemi cardiaci. E’ ora ricoverato in terapia intensiva.
I figli, Mario e Vittoria Cecchi Gori, con la madre Rita Rusic, ex moglie, sono in viaggio da Miami per Roma. I figli chiedono il massimo riserbo per la privacy per le condizioni di salute del padre, rende noto l’ufficio stampa della famiglia, Angelo Perrone. Vittorio Cecchi Gori, nato a Firenze 75 anni fa, insieme con il padre Mario ha scritto una pagina della storia del cinema
italiano: decine di film, dai cinepanettoni di successo al botteghino agli Oscar vinti con Il Postino (migliore colonna sonora) e La vita è bella (tre premi: miglior film straniero, colonna sonora e attore protagonista Roberto Benigni). Un impegno forte anche nello sport con la presidenza della Fiorentina dal 1993 al 2002 (con due Coppe Italia e una Supercoppa italiana) e in politica con l’elezione a senatore nel 1994 nelle file del Partito Popolare Italiano. Ma dalla fine degli anni Novanta iniziano anche i problemi economici e giudiziari che porteranno Cecchi Gori a perdere gran parte del suo patrimonio e la stessa Fiorentina (dichiarata fallita) e a dover passare un periodo in carcere per il crac Safim (condanna a sei anni per bancarotta nel febbraio 2013).
Per l’altro crac, quello della società cassaforte del suo gruppo, la Finmavi, Cecchi Gori ha avuto una condanna a 7 anni nell’ottobre 2013 per un fallimento da 600 milioni di euro. L’ex produttore era tornato a Firenze solo alcune settimane fa. In un bar del centro aveva avuto un’accoglienza sorprendente da parte dei tifosi viola. «Vittorio, ricomprala tu la
Fiorentina», era stato l”invito dei tanti venuti a salutarlo. Aveva sorriso quando avevano intonato in coro: «Un presidente, abbiamo un presidente….». «Come sto? Lei come mi vede?», aveva risposto a chi gli chiedeva come si sentisse. «Bene, infatti, sto bene….», aveva affermato, mentre aspettava un po’ di vecchi amici in piazza della Repubblica, la stessa dove fin da bambino veniva con i genitori, Mario e Valeria.