Fiorentina battuta dalla Lazio: 1-0. Pioli sbaglia squadra. Gaspar, Sanchez e Saponara inguardabili. Pagelle
ROMA – Hanno pesato come macigni le scelte (sbagliate) di Pioli. La difesa a tre ha sofferto tantissimo. La Lazio non è il Cagliari. Meno male che c’era Dragowski in serata buona. Ma soprattutto, la Fiorentina (con Gaspar, Sanchez e Saponara) ha regalato il primo tempo alla Lazio e, con esso, anche la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. Il gol di Lulic, capace di saltare Gaspar come un birillo statico d’allenamento, è sufficiente per far pendere la sfida dalla parte laziale. Centrocampo viola inesistente. Sanchez non esiste. L’assenza di Badelj è stata determinante. Saponara – questo Saponara – non si sa più che giocatore sia. Non costruisce e non imposta. Risultato? Babacar solissimo. Oddio, non è andato meglio, l’attaccante viola, nemmeno nella ripresa, quando ha avuto l’apporto di Simeone e quello, più efficace, di Gil Dias. Non è stata, la Fiorentina, neanche lontana parente di quella che mise in difficoltà la Lazio in campionato, fino a costringerla al pareggio in extremis. Stavolta, la Lazio ha fatto un discreto primo tempo, poi si è accomodata sul risultato. Tutto qui. Le sostituzioni di Pioli in avvio di ripresa (Eysserich e Simeone per Benassi e Saponara) non hanno dato alla squadra quella personalità di cui avrebbe avuto bisogno. Anzi, secondo me Benassi,non più ostacolato dall’inutile Saponara, sarebbe stato assai più utile. Tardiva anche la mossa Gil Dias: finalmente fuori Gaspar, il nuovo entrato ha saltato più volte l’avversario, però è mancato in fase di conclusione. Inciso:Gil è diventato popolare in Portogallo, in questo Natale, per una donazione generosa a una casa di riposo per anziani. Bravo, obrigado (come hanno scritto i vecchini) ma sotto porta deve incidere di più. Così come Pioli deve saper scegliere quali sono le partite su cui puntare. La semifinale di Coppa Italia alla Lazio, a mio modo di vedere, l’ha regalata per il 60% proprio lui. Speriamo che non sbagli formazione sabato, a mezzogiorno e mezzo, contro il derelitto Milan. La difesa
LULIC – Cinquecento tifosi viola all’Olimpico. Ma molte perplessità nella formazione della Fiorentina. Prima di tutto la difesa a tre contro l’attacco laziale, sia pure privo di Immobile, ma con Felipe Anderson. Contr il Cagliari potevano andar bene i tre centrali, ma all’Olimpico sono veramente fuori luogo. Poi la presenza contemporanea di Saponara, Sanchez e Gaspar lascia di stucco. L’assenza di Badelj, secondo me, pesa. E infatti la Lazio va in gol quasi subito (5′) con azione che nasce proprio dalla parte di Gaspar, che si fa saltare come un birillo da Lulic, il quale fa un passo e la mette dentro con un bel diagonale. Ovvai Pioli. Ma come si fa a non capire che la Lazio va a nozze con questo schieramento viola? Al 12′ Gaspar si mostra utile salvando sulla linea una conclusione di Caicedo che stava per dare il raddoppio ai biancazzurri. Ma è la difesa, così malmessa, che non può funzionare. Gaspar non è carne, né pesce: ossia non ha il passo del laterale di spinta, ma nemmeno sa fare il terzino marcatore. Per dirla in romanesco: che ce sta a fa?
SAPONARA – Anche Saponara sembra un pesce fuor d’acqua. Tanto che Chiesa è costretto a tornare indietro, per dare una mano nell’asfittico centrocampo che non riesce a ostacolare la manovra rapida e ficcante dei laziali. Sanchez, lento e impacciato, non riesce a prendere un pallone. Astori è costretto a un super lavoro per tamponare le falle. Perfino Veretout si deve improvvisare difensore aggiunto, rinunciando al suo consueto lavoro costruttivo. Dragowski (24′) respinge a mani aperte su conclusione di Milimkovic Savic da venticinque metri. Lazio in dieci per malanno a Caicedo. Febbrile consultazione in panchina: Inzaghi decide di mandare in campo Ciro Immobile. Mmh, i dolori rischino di diventare più forti per la difesa viola. Infatti, poco dopo l’ingresso, Immobile sfiora il gol con una bella ripartenza. Dragowski devia con un gran colpo di reni. Ma non ci siamo, non ci siamo. Felipe Anderson si prende il lusso di fare il tunnel a Sanchez, fermo come un paracarro. Dragowski deve salvarsi ancora a stento.
GASPAR – Babacar, là davanti, sembra nell’avamposto degli uomini perduti. Chiesa non ce la fa ad aiutarlo, considerato il ruolo di stantuffo che gli tocca ricoprire. La Lazio va sul velluto. Gaspar non sa come fare a fermare Lulic e s’inventa un modo tutto suo: lo prende per la maglia. Beccandosi il giusto giallo. E ancora: Sanchez (38′) sbaglia ancora e mette in azione Anderson che scende rapido, serve Immbile che mette al centro per Lulic, ancora solissimo: il tiro è parato da Dragowski. In chiusura di tempo la Fiorentina regala un altro pallone d’oro lla Lazio: Felipe Anderson sbaglia a colpire di piatto. Pallone fuori di poco. No, caro Pioli, con questa impostazione non vai da nessuna parte: Saponara non riesce a collegarsi con Babacar; Gaspar non riesce a marcare nemmeno un ragazzino della Primavera e si è preso perfino l’ammonizione per aver tirato ingenuamente per la maglia l’imprendibile (per lui) Lulic; Sanchez? Semplicemente inutile.
CHIESA – In avvio di ripresa, Pioli cambia in corsa: dentro Eysserich e Simeone. Fuori Saponara e Benassi. Mah, sono ancora più perplesso. Manca chi orchestra il gioco a metà campo. Astori non può fare il regista e il difensore insieme. E non c’è chi possa fare il lavoro di fatica. Chiesa è spompato: quanto reggerà? Veretout ci prova da lontano (2′) ma non ci sono problemi per Strakosha. Lievemente migliore la Fiorentina, ma non basta. Troppo prevedibile, la manovra viola. La Lazio perde molti palloni ingenuamente, però rischia quasi niente. La Fiorentina non arriva a tirare in porta. Simeone e Babacar sembrano bocche da fuoco senza palle da sparare. Al 15′ Inzaghi toglie Felipe Anderson e inserisce Lukaku. Al 17′ Sanchez potrebbe avanzare palla al piede, invece sparacchia alto da lontano. Ma perchè? Molto meglio (19′) Federico Chiesa che raccoglie un pallone fuori area, avanza (lui sì) e lascia partire in diagonale insidiosissimo, sul quale Strakosha si esibisce da campione deviando in angolo.
GIL DIAS – La Fiorentina vera, con Laurini in difesa e Badelj a metà campo, potrebbe mettere in seria difficoltà questa Lazio. Viceversa, la squadra sfilacciata e improvvisata che Pioli si è inventato, non riesce a costruire e a diventare realmente pericolosa. Che si fa prendere d’infilata (25′) da Immbile, capace d’involarsi fino all’area, fermato da un pulitissimo intervento in scivolata di Vitor Hugo, aiutato da Veretout. Gaspar dov’era? Non lo sa nemmeno Pioli che decide di sostituirlo. Al 28′ entra Gil Dias. Però è il centrocampo viola per nulla attrezzato. Gil Dias spinge e viene ripetutamente messo giù da Basta. Poi scambia bene con Eysserich, però il lancio per Babacar non ha effetto. Dragowski (36′) para su Lulic arrivato con due finte dentro l’area viola. Ci prova, la Fiorentina nle finale. Ma non ha la forza e la personalità per sfondare. Niente da fare: il golletto di Lulic all’inizio basta e avanza. Pioli, secondo me, ha buttato vi la partita. Lazio in semifinale. Affronterà la vincente del derby Inter-Milan.
Tabellino
Lazio (3-5-1-1): Strakosha 6, Bastos 6, De Vrij 5, Radu 6.5, Basta 6, Parolo 6.5, Leiva 6.5, Milinkovic-Savic 6.5 (nel dal 42′ st Luis Alberto sv), Lulic 7, F. Anderson 6,5 (nel st dal 14′ Lukaku 6), Caicedo 6 (nel pt dal 26′ Immobile 6). All.: S. Inzaghi 6,5
Fiorentina (3-5-2): Dragowski 6,5, Milenkovic 5, Astori 6, Vitor Hugo 6, Gaspar 4,5 (nel st dal 29′ st Gil Dias 6), Benassi 5 (nel st dal 1′ st Eysseric 5), Sanchez 5, Veretout 5.5, Chiesa 6, Saponara 4,5 (nel st dal 1′ Simeone, 5), Babacar 5. All.: Pioli 4,5
Arbitro: Damato di Barletta 6
Marcatori: nel pt al 5” Lulic
Ammoniti: Gaspar, Strakosha, Veretout
Spettatori: 21.000
Pierluigi
Con questo allenatore il Milan vincera’ a Fìrenze.