Saldi, dal 5 gennaio: sarà buona partenza, ma riportiamoli a fine stagione. Proposta di Confesercenti
FIRENZE – Si avvicina la data – 5 gennaio – di partenza dei saldi e cresce, nel mondo della piccola impresa dettaglio moda e calzature, la voglia di modificare un meccanismo nato negli anni ’70 e che ha bisogno di acquistare nuovo appeal.
“Per le prime vendite di fine stagione del 2018 si preannuncia unabuona partenza, soprattutto nelle Città a forte vocazione turistica, grazie alla forte presenza di turisti nelle più importanti città d’arte della Toscana nel periodo tra Capodanno e l’Epifania: la spesa media a persona si attesterà intorno a150/160€. Da sempre la formula piace a consumatori e imprese,– affermaNico Gronchi Presidente Confesercenti Toscana–ma la nostra proposta è far partire i saldi realmente a fine stagione limitandone la durata.Poi possiamo, anche, aprire una discussione su natura e modalità delle vendite promozionali, su chi deve effettuare i controlli necessari, sul rispetto del principio di trasparenza e fiducia nei rapporti con l’utente finale; ma di fatto, senza l’introduzione di una norma che ne regoli data e durata e che dia strumenti e libertà per far competere le nostre piccole imprese, in un contesto diventato fortemente competitivo, sarà sempre più difficile mantenere vivi i nostri centri storici”
I saldi rappresentano, ancora oggi, un momento fondamentale per le imprese; ed è, anche, per questo fondamentale un cambio di passo. Basti pensare chei saldi valgono ormai il 40/45% del fatturato di un’azienda.
Ed è proprio con i saldi che le imprese del settore moda cercano un’inversione di tendenza dopo l’ennesimo anno difficile; nel 2017 in Toscana, rispetto al 2016, le aziende del settore sono diminuite di circa il2,6%.
“Abbiamo ampiamente discusso, in questi anni, per arrivare ad una data unica su tutto il territorio nazionale e l’abbiamo ottenuta; però, l’inizio dei saldi invernali, a ridosso del Natale e a pochi giorni dall’inizio della stagione invernale, rappresenta una beffa.– commentaFabio Tinti Presidente FismoToscana–Oggi, la maggior parte delle persone preferisce aspettare l’inizio dei saldi per acquistare capi pesanti e di maggior impatto sul budget familiare; limitandosi ad acquistare accessori e piccoli gadgets nel periodo natalizio, ciò a discapito e danno del fatturato delle imprese del settore”.
In un contesto di poca chiarezza, poi, ognuno cerca di arrangiarsi come può: sms, finte vendite promozionali, cartelli ammiccanti e decine di altri stratagemmi al limite del principio di leale concorrenza; tutto ciò con il rischio di perdere il rapporto di fiducia con il cliente, o quantomeno di alterare uno dei principi cardine del lavoro degli imprenditori, quello della trasparenza.
“Oggicome mai prima d’ora è necessario un cambiamento. Cambiare si può e si deve: riportare i Saldi a fine stagione, limitarne la durata, rendere tutto chiaro e trasparente è semplice, è nell’interesse di tutti, facciamolo!– conclude Nico Gronchi