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Contratto vigili del fuoco: previsti aumenti mensili per 200 euro lordi, oltre agli arretrati

ROMA – Ieri al ministero della Funzione pubblica si è tenuta la prima riunione sul nuovo Ccn dei vigili del fuoco, riguardante sia l’area del personale che dei dirigenti. Presenti i ministri Marianna Madia e Marco Minniti, oltre ai sottosegretari Gianpiero Bocci e Angelo Rughetti. L’intesa dovrebbe arrivare presto sull’aumento medio di 85 euro mensili oltre agli arretrati del triennio 2016-2018. Questo l’auspicio del segretario generale della Confsal Vigili del fuoco, Franco Giancarlo, che ha chiesto che nell’accordo venga inserita anche la parte delle risorse per la specificità definite nel bilancio dello stato che ha assegnato 150 min per il comparto. Sulla parte normativa e sulla previdenza, Confsal ha chiesto di predisporre una sorta di preaccordo che impegni le parti. L’auspicio della Confsal a concentrarsi sulla parte economica è stato condiviso anche dal segretario generale della Fns Cisl, Pompeo Mannone. «Affrontare subito la parte economica significa rendere più pesante la busta paga dei Vigili dopo 8 anni di blocco del contratto».

Cgil, Cisl, Cil e Confsal, hanno deciso di comune accordo di provare a trovare un’intesa sugli aumenti in busta paga, lasciando le questioni normative ad una seconda fase della negoziazione. Nelle prossime ore il ministero della Funzione pubblica trasmetterà le tabelle con gli aumenti, ma l’accordo sembra davvero a portata di mano.

Come riferisce il Messaggero di Roma, sempre ben informato su queste vicende, sul tavolo, non ci dovrebbe essere solo lo scatto “tabellare” da 85 euro medi lordi mensili come per tutti gli altri dipendenti della pubblica amministrazione. Nelle loro prossime buste paga i vigili del fuoco troveranno anche un aumento specifico legato all’anzianità e all’inquadramento. Si tratta di una voce già presente nelle buste paga dei poliziotti, ma che i vigili del fuoco non hanno mai ricevuto. Uno scatto che si riceve, in base all’inquadramento, a 15 anni di carriera, poi a 22 anni e, infine, a 28 anni, per una somma che oscilla tra gli 80 euro medi lordi mensili e i 250 euro lordi per gli inquadramenti e le anzianità più alte.

Per finanziare questa voce specifica sono stati stanziati dal governo 87 milioni di euro che adesso dovranno essere impiegati attraverso un Dpcm. L’obiettivo è riuscire a pagare questa voce specifica, oltre all’aumento tabellare di 85 euro, nelle buste paga di febbraio. Che, a questo punto, potrebbero diventare pesanti. In media, insomma, arriverebbero aumenti tra i 180 e i 200 euro lordi, ai quali andrebbero aggiunti gli arretrati per il 2016 e il 2017 che, secondo i calcoli dei sindacati, sarebbero altri 450-500 euro lordi.

A stretto giro potrebbe arrivare un altro Decreto del presidente del consiglio, per ripartire un altro fondo da 150 milioni inserito nell’ultima legge di Stabilità, per finanziare i servizi operativi di tutto il comparto della difesa e delle forze dell’ordine. La quota che spetterebbe ai vigili del fuoco dovrebbe oscillare attorno ai 15 milioni e dovrebbe essere utilizzata, come del resto richiede la legge, per finanziare gli straordinari, il lavoro festivo e i notturni. I sindacati vorrebbero un riequilibrio di queste indennità rispetto alle forze di polizia, che ricevono cifre sostanzialmente più alte per gli straordinari e i festivi.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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