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Manovra 2018: qualche spicciolo anche per il sostegno alle famiglie, ma solo con detrazioni fiscali

Famiglia CognomeROMA – La Manovra 2018 prevede diverse misure di sostegno alla famiglia, soprattutto in termini di detrazioni fiscali per chi ha figli che vanno a scuola. Arriverà invece solo dal 2019 il rialzo del tetto di reddito entro il quale è possibile considerare i figli a carico. La nuova soglia è fissata a 4.000 euro e sarà in vigore dal 1° gennaio 2019. Riguarderà comunque solo i figli fino ai 24 anni di età. Per i figli di età superiore ai 24 anni e per tutti gli altri familiari il limite di reddito che fa uscire dallo stato di familiare a carico resta di 2.840,51 euro per anno di imposta. Sono state definitivamente seppellite quelle iniziative di bonus assegnati a tutti, di cui Renzi ha fatto largo e sconsiderato uso, che stavano demolendo le finanze pubbliche non arrecando nel contempo molto sollievo ai beneficati. restano solo il bonus strumenti musicali e il bonus bebè ridotto, erogato cioé per soli 12 mesi.

Vediamo adesso le principali misure inserite nella legge di Bilancio:

SCONTO MEZZI PUBBLICI – Da gennaio torna la detrazione per gli abbonamenti a metro, bus, treni regionali e interregionali. L’agevolazione diventa strutturale, quindi senza più scadenza, ed è riconosciuta su un importo massimo di 250 euro per contribuente, comprese le spese per i figli a carico. Possibile quindi detrarre anche lo scuolabus.

BONUS STRUMENTI – Per il 2018 è confermato il bonus del 65%, fino ad un massimo di 2.500 euro, per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo, applicato direttamente dal rivenditore. Riguarda le famiglie che hanno figli iscritti ai licei musicali, ai corsi preaccademici, ai conservatori di musica e agli istituti superiori di studi musicali.

DETRAZIONE AFFITTO FUORI SEDE – Confermata per gli universitari la detrazione per l’affitto per gli iscritti ad artenei distanti almeno 100 chilometri dal comune di residenza e comunque in un’altra provincia.

BONUS BEBE’ SOLO PER 12 MESI – Chi aspetta un figlio e ha un reddito Isee entro i 25.000 euro potrà usufruire del bonus bebè anche nel 2018. L’importo è quello attualmente previsto di 960 euro, ma verrà erogato per soli 12 mesi, ossia fino ad un anno di età del bambino o fino ad un anno dall’ingresso in famiglia per i minori adottati.

STUDENTI CON DISTURBO APPRENDIMENTO – La vera novità è l’agevolazione per chi ha figli con una diagnosi certificata di disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa). Si tratta di una detrazione del 19% per le spese di acquisto di strumenti e sussidi tecnici e informatici che favoriscono la comunicazione verbale e l’apprendimento delle lingue straniere. Lo sconto Irpef è riconosciuto fino al termine della scuola secondaria di secondo grado, anche in caso di studenti maggiorenni. Non ci sono limiti di spesa sui quali applicare l’agevolazione.

Dunque il Governo Gentiloni ha ristretto i cordoni della borsa rispetto all’epoca munifica del rottamatore, e soprattutto per l’approssimarsi delle elezioni, e per accontentare una parte dell’elettorato cattolico, ha mantenuto determinati benefici che, nel caso del bonus bebè, spettano anche alle mamme migranti in regola col permesso di soggiorno, che sono la stragrande maggioranza, visto il calo di nascite fra le famiglie italiane. E noi paghiamo.

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