Agrigento: posti di lavoro in cambio di favori a una società. Indagato anche il prefetto, politici,dirigenti pubblici
AGRIGENTO – Posti di lavoro in cambio di favori alla società Girgenti Acque che assumeva persone, in genere familiari, segnalate in buona parte da politici e amministratori pubblici. L’inchiesta della procura di Agrigento ha portato alla notifica di 73 avvisi di proroga delle indagini e tra i destinatari dei provvedimenti ci sono anche il padre del ministro degli Esteri Angelino Alfano, Angelo, 81 anni, e il prefetto di Agrigento Nicola Diomede. E ancora: l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, l’ex presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D’Orsi, deputati ed ex deputati, politici agrigentini, dirigenti pubblici, giornalisti e avvocati.
Agli indagati vengono contestati anche truffa, corruzione, riciclaggio e inquinamento ambientale. La proroga è stata firmata dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dai sostituti Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro. Oggi pomeriggio carabinieri e Guardia di finanza sono andati in prefettura dove hanno effettuato perquisizioni e notificato l’atto al prefetto, dopo che una settimana fa erano stati perquisiti gli uffici di una società controllata, l’Hidrotecne (amministrata da Pietro Arnone), e di Girgenti Acque, presieduta da Marco Campione: entrambi sono tra gli indagati.