Missioni internazionali: la Camera approva ma il centrodestra è diviso, contraria la Lega
ROMA – Via libera della Camera alla risoluzione di maggioranza sulle deliberazioni assunte dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre scorso sulle missioni internazionali nel 2018. La relazione è stata approvata con l’ok di Forza Italia e Fratelli d’Italia mentre la Lega si è astenuta. Contrari Liberi e uguali e Movimento 5 Stelle. «Quando si tratta della sicurezza del nostro Paese, di missioni internazionali, non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio non al governo ma all’Italia, alla sicurezza del nostro Paese» spiega Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera. «Nello specifico poi – aggiunge – se questa missione serve a controllare e filtrare l’origine di gran parte dei flussi migratori che attraverso la Libia, attraverso la costa sud del Mediterraneo arrivano in Italia, il nostro voto favorevole è ancor più giustificato».
Gianluca Pini, deputato del Carroccio, spiega così il voto del suo gruppo: «La coda di questa legislatura è inusuale, però questo è il nostro impegno istituzionale, valutare ciò che il governo propone. Il quadro resta frammentato e confuso, con una regia non proprio puntale sulle missioni internazionali, perché c’è una dispersione enorme delle professionalita’ dei militari e delle istituzioni che mandiamo in giro per il mondo, senza che questo porti risultati diretti all’interesse nazionale».
Il decreto missioni non prevede solo l’impegno nel Paese del Sahel, ma anche la conferma delle missioni in Afghanistan, Libano, Balcani, Somalia e l’appoggio alle missioni Nato in Lettonia e Turchia. Tra le novità deliberate dal Consiglio dei ministri di dicembre scorso l’invio 400 militari in Libia (consistenza media annuale di 375 unità) per sostegno a carattere umanitario, assistenza e supporto sanitario, addestramento delle forze di sicurezza libiche, supporto alla Guardia costiera libica, ricognizioni in territorio libico, ripristino delle infrastrutture funzionali alla capacità libica di controllo del territorio. Il tutto per fornire “assistenza e supporto al governo di accordo nazionale libico”.