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Cinema: arriva «Omicidio al Cairo», thriller ispirato alla storia della star libanese Tamim

Suzanne Tamim
La cantante Suzanne Tamim, al cui assassinio si ispira «Omicidio al Cairo»

FIRENZE – Allo Stensen di Viale Don Minzoni si apre martedì 23 gennaio la rassegna «Cinema!», che proporrà sei pellicole in anteprima nazionale, con «Omicidio al Cairo» (Cairo Confidential) del regista svedese di origini egiziane Tarik Saleh, thriller film ispirato alla storia della star libanese Tamim.

Il Cairo, 2011. Una giovane cantante viene assassinata in un hotel di lusso della capitale egiziana. L’ispettore Noureddine viene incaricato di seguire l’inchiesta che coinvolgerà tutti gli strati della società egiziana, fino alle più alte sfere politiche e della sicurezza nazionale. Un intrigo criminale accattivante, un affresco politico e sociale di una megalopoli alla vigilia della rivoluzione, raccontati dal regista e produttore nato in Svezia, che si ispira a una vera storia, quella di Suzanne Tamim, celebre cantante libanese ritrovata morta a Dubai nel luglio 2008.

L’artista, legata ad un magnate dell’immobiliare e membro del Parlamento egiziano vicino alla famiglia dell’allora presidente Mubarak, sarebbe stata uccisa dal suo amante, che non le avrebbe perdonato un tradimento. L’uomo, condannato per avere versato 2 milioni di dollari a un alto funzionario della polizia cairota0 per ucciderla, è stato condannato insieme al suo complice a 25 anni di reclusione. La pellicola – vincitrice del Gran premio della Giuria al Sundance Film Festival – è uscita nelle sale in Francia questa estate, riscuotendo un enorme successo. A oggi le autorità egiziane ne hanno impedito la programmazione.

Programma della rassegna:

Martedì 23 gennaio ore 21 / Teatro Verdi (Via Ghibellina, 99): Omicidio al Cairo di Tarik Saleh (Svezia/Danimarca/Germania/Francia 2017, 106’) – Gran premio della Giuria Sundance Film Festival. v.orig. sott.ita.

Una bella e giovane donna viene trovata uccisa in un hotel di lusso al Cairo. Per avere giustizia, nell’Egitto dei giorni precedenti alla rivoluzione di Piazza Tahrir, sarà necessario scontrarsi con la corruzione della polizia, i servizi segreti e un’élite politica che si considera intoccabile.

Lunedì 29 gennaio ore 17.00, 19.00, 21.00 / Cinema Stensen (Viale Don Minzoni, 25): Marlina, omicida in quattro atti di Mouly Surya (Indonesia/Francia/Malesia/Tailandia 2017, 93’) Quinzaine des Realisateurs, Festival di Cannes. v.orig. sott.ita.

Di cosa è capace una donna quando la brutalità dell’universo maschile si presenta alla porta in tutta la sua sicumera? Con uno sguardo colto, vivace e leggero, la giovane regista indonesiana ha costruito un western al femminile che ha incantato i festival!

Martedì 6 febbraio ore 20 / Teatro Verdi (con intervallo): The woman who left di Lav Diaz (Filippine 2016, 228’) – Leone d’oro Festival di Venezia. v.orig. sott.ita.

Il premio d’arte cinematografica più importante al mondo va per la prima volta a un autore filippino. Una storia ispirata a Tolstoj, con al centro una figura femminile generosa e paziente, che esce dal carcere dopo un’ingiusta detenzione e va alla ricerca della sua memoria e della sua vita sospesa.

Lunedì 12 febbraio ore 17.30, 19.00, 21.00 / Cinema Stensen: La camera azzurra di Mathieu Amalric (Francia 2014, 76’) – Un Certain Regard, Festival di Cannes. v.orig. sott.ita.

Dall’omonimo romanzo di Simenon, l’opera seconda del regista-attore francese. Un uomo e una donna, l’amore nel segreto di una stanza. Dopo la passione, lui viene arrestato e, di fronte alle domande della polizia e del giudice, cerca le parole. Cosa è accaduto? Di quale crimine è accusato?

Martedì 20 febbraio ore 21.00 / Teatro Verdi: Egon Schiele di Dieter Berner (Germania 2016, 110’). v.ita.

La vita e le opere del grande artista austriaco, morto prematuramente a 28 anni, lasciando dietro di sé una nuova iconografia femminile e un contributo fondamentale all’espressionismo.

Lunedì 26 febbraio ore 16.40, 19.00, 21.15 / Cinema Stensen: Il prigioniero coreano di Kim Ki Duk (Corea 2016, 114’). v.orig. sott.ita.

Il ritorno di un grande autore, amatissimo anche in Italia, che racconta il proprio paese diviso dalla guerra, dal sospetto e da ideologie contrapposte. Un povero pescatore sconfina involontariamente dalla Corea del nord a quella del sud. Nulla sarà più come prima.

Abbonamento 6 ingressi € 27,00 – Biglietto unico € 8,00 (under 30 € 6,00)

Ulteriori dettagli sul sito della Fondazione Culturale Stensen

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