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Qualità della vita: l’Italia in calo (15° posto) nelle classifiche mondiali, prima è la Svizzera

ROMA – L’Italia è la prima al mondo per influenza culturale e patrimonio storico, ma sparisce dalle classifiche se si parla di capacità di attirare gli investimenti o di trasparenza dell’amministrazione pubblica, ma a sorpresa, anche se il tema è quello della qualità della vita. E’ la radiografia dell’Italia realizzata da U.S. News & World Report Best Countries in occasione del World Economic Forum di Davos. Secondo il rapporto, il miglior Paese al mondo, tenendo conto di tutti i parametri, è la Svizzera, seguita da Canada, Germania, Regno Unito e Giappone. La Francia è al nono posto, l’Italia al quindicesimo. Le classifiche mettono in fila, per ciascun parametro, i primi venti Paesi del globo. Ed emergono cose interessanti.

La ricerca traccia un ritratto dell’Italia che tutto sommato conferma la percezione generale, ma con qualche sorpresa. L’Italia è prima per influenza culturale, seguita da Francia e Stati Uniti. E, per quanto riguarda il patrimonio di arti e tradizioni, si piazza sempre prima, davanti in questo caso a Spagna e Grecia. Se la cava bene anche nella classifica dei migliori Paesi da visitare. In questo caso però siamo secondi, dopo il Brasile, e precediamo la Spagna, che si piazza al terzo posto. Siamo al secondo posto anche come “miglior paese per viaggiare da soli”, in questo caso preceduti proprio dalla Spagna.

Qui però finiscono i nostri primati e iniziano le note dolenti. Se parliamo di apertura agli affari, l’Italia sparisce dai radar, e lo stesso dicasi se a essere giudicate sono l’imprenditorialità, la possibilità di riuscita degli investimenti o la trasparenza. Ma, e questo forse è più sorprendente, siamo fuori dai primi venti anche se parliamo di qualità della vita, segno che forse la burocrazia, la mancanza di servizi, il lavoro precario e la generale fragilità delle regole tipica del Belpaese alla fine pesano più del clima o del cibo.

Quanto alla capacità di influenza sulla scena politica mondiale siamo decimi, superati anche dagli Emirati arabi uniti, e diciottesimi quanto a “potenza” nuda e cruda, preceduti anche dalla Svizzera. Siamo diciassettesimi nella classifica dei “migliori Paesi in cui crescere i figli”, tredicesimi tra i migliori in cui avviare una carriera e diciannovesimi quanto alla parità di genere. Ma possiamo consolarci: possiamo vantare un dignitoso decimo posto tra i “migliori Paesi per un pensionamento confortevole”, sempre che l’assegno a fine mese lo permetta.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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