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Milano, treno deragliato: altri quattro indagati, tutti di rete ferroviaria italiana (Rfi)

MILANO – Ci sono altre 4 persone – tutte appartenenti all’unità di manutenzione territoriale di Rete Ferroviaria Italiana – indagate nell”inchiesta milanese sul disastro ferroviario avvenuto giovedì scorso a Pioltello. I quattro indagati si aggiungono alle 4 persone già iscritte, ossia i vertici di Rfi e di Trenord.

I nuovi indagati, che hanno ricevuto informazioni di garanzia come atto dovuto per poter nominare i propri consulenti per gli accertamenti tecnici irripetibili e per le autopsie che si terranno domani, sono Vincenzo Macello, Marco Albanesi, Andrea Guerini e Ernesto Salvatore, dell’Unità di manutenzione territoriale di Rete Ferroviaria Italiana.
Le prime iscrizioni, nell”inchiesta che ipotizza i reati di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo, hanno riguardato, invece, due giorni fa, Maurizio Gentile e Umberto Lebruto rispettivamente ad e direttore della produzione di Rfi e Cinzia Farisè e Alberto Minoia rispettivamente ad e direttore operativo di Trenord. Ieri, invece, è stato il giorno delle informazioni di garanzia inviate alle due società, Trenord e Rfi, indagate in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, contestualmente a perquisizioni e sequestri di documentazione nelle loro sedi di Roma e Milano.

Cominceranno dopodomani, venerdì 2 febbraio, gli accertamenti irripetibili nell’ambito dell’indagine sull’incidente ferroviario. Le operazioni riguarderanno i binari, la staffa di legno posta sotto il giunto all’altezza del ”punto zero” e la rimozione dei vagoni, uno dei quali, il più danneggiato (il terzo) dovrà essere segato per essere poi ricomposto in un hangar. Di questi accertamenti, sono stati ”avvisati” con contestuale notifica dell”informazione di garanzia i 4 nuovi indagati, tutti dell”unità di manutenzione territoriale di Rfi, in modo tale che possano partecipare con i loro esperti alle operazioni. Oltre al disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo, a tutti gli indagati, vertici compresi, sono state confermate le lesioni gravi.

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