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Concorso assistente giudiziario: il comitato idonei chiede ai parlamentari e al Ministero lo scorrimento completo della graduatorie

ROMA – In seguito alle mille controversie e ritardi sorti nel corso dell’effettuazione del del concorso indetto dal Ministero della Giustizia per il profilo di Assistente Giudiziario, i candidati insoddisfatti hanno costituito il “Comitato Idonei Concorso Assistenti Giudiziari” formatosi spontaneamente il 21 ottobre 2017. Obiettivo dichiarato del Comitato è di ottenere lo scorrimento totale, ed in tempi rapidi, della graduatoria formatasi all’esito del predetto concorso, al fine di vedere immessa nel settore Giustizia nuova linfa a sostegno del personale amministrativo già in servizio che, encomiabilmente tra mille difficoltà, per lunghi (troppi) anni, ha dovuto far fronte all’enorme carenza d’organico negli uffici giudiziari del nostro Paese.

Per ottenere questo scopo hanno interessato prima il Ministro di giustizia e poi i parlamentari, ecco il testo di quest’ultima lettera:

«Ill.mi Parlamentari,

siamo un comitato costituitosi spontaneamente a seguito del Concorso per Assistenti Giudiziari indetto dal Ministero della Giustizia. Siamo certi non vi sfugga la situazione che la nostra generazione sta attraversando. La crisi economica ed altre contingenze rischiano di sottrarci il futuro. Il nostro Paese offre poche prospettive per giovani motivati e brillanti, ed è noto a tutti l’esodo verso altri paesi europei alla ricerca di una possibilità per costruirsi un futuro. Noi, dopo anni di blocchi del turn-over abbiamo superato una durissima selezione ed abbiamo conseguito l’idoneità per svolgere un lavoro delicato, che garantisce un diritto costituzionale fondamentale come quello alla Giustizia. La nostra graduatoria, per la quale al momento sono assicurate solo 1400 assunzioni, rimarrà aperta con altri 3515 idonei in attesa.

3515 giovani risorse in possesso di un notevole bagaglio di esperienze lavorative e professionali; molti di questi, infatti, hanno conseguito lauree in discipline giuridico – economiche, ed una significativa percentuale risulta anche abilitata all’esercizio della professione forense.

Costoro, altamente qualificati e preparati, provengono da una selezione molto rigorosa. Sono stati infatti esaminati e valutati su materie come diritto amministrativo, diritto costituzionale, diritto processuale civile, diritto processuale penale, servizi di cancelleria, ordinamento giudiziario e pubblico impiego, oltre ad aver conseguito l’idoneità circa l’accertamento della conoscenza di una lingua straniera e l’uso di apparecchiature e applicazioni informatiche più diffuse.

Vi chiediamo pertanto, alla luce della legge di bilancio approvata la scorso mese, la quale finanzia l’assuzione di ulteriori 1400 unità da inquadrare nei ruoli del personale amministrativo della Giustizia, senza tuttavia meglio specificare i profili professionali interessati, di voler sostenere la nostra istanza tesa a far sì che sia data prevalenza al nostro profilo professionale, in considerazione delle gravissime carenze di organico registrate in tutti gli uffici giudiziari.

Infatti, il profilo di assistente giudiziario costituisce il profilo con la maggiore scopertura negli organici dell’Amministrazione, ed è essenziale per il funzionamento degli uffici giudiziari e per l’assistenza ai magistrati sia nei tribunali che nelle procure.

A sostegno di quanto sopra, evidenziamo, nel caso di indizione di nuovi concorsi, che fonti normative e giurisprudenziali impongono un vincolo allo scorrimento delle graduatorie degli idonei vigenti rispetto all’avvio di nuove procedure concorsuali per profili professionali equivalenti.

Inoltre, Vi chiediamo, in caso di mancato esaurimento della nostra graduatoria in tempi brevi, di sostenere la possibilità di attingere dalla nostra graduatoria per tutti i dipartimenti del Ministero della Giustizia (non solo quindi presso il Dipartimento Organizzazione Giudiziaria del personale e dei servizi, ma anche presso altri dipartimenti come il Dipartimento per gli Affari di Giustizia, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria nonché il Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità) e per tutte le amministrazioni centrali, in considerazione delle competenze trasversali da noi acquisite con il superamento del concorso e della flessibilità della nostra figura professionale, certamente centrale per il Ministero della Giustizia ma anche per tutta la Pubblica Amministrazione.

Disperdere le nostre professionalità sarebbe un vero peccato, non solo per noi ed il nostro futuro, ma anche per il Paese. Nonostante le campagne degli ultimi anni contro il pubblico impiego noi crediamo che sia invece una grande opportunità lavorare per garantire diritti costituzionali ai cittadini italiani.

Con osservanza

Comitato Idonei Assistenti Giudiziari»

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