Morì a 19 anni dopo un tuffo a Bilancino: condannato per omicidio colposo gestore stabilimento
FIRENZE – Mirko Reali, ragazzo di 19 anni residente a Prato, morì il 19 luglio del 2015 dopo un tuffo nel lago di Bilancino. Battè la testa contro un ostacolo appena entrato in acqua. Per recuperare il corpo, i sommozzatori dei vigili del fuoco dovettero lavorare molte ore. Il tribunale di Firenze, oggi, 6 febbraio, ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, con l’accusa di omicidio colposo, pena sospesa, il legale rappresentante della società di gestione dello stabilimento sul lago di Bilancino (Firenze).
Il gestore è stato anche condannato al pagamento di 100 mila euro di provvisionale in favore delle parti civili, oltre al pagamento delle spese processuali. Assolti, «perché il fatto non costituisce reato», i due bagnini dello stabilimento.
Nella sua requisitoria, il pm Luca Turco aveva chiesto una condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione a carico del legale rappresentante della società, e l’assoluzione per due bagnini. Il 29 luglio del 2015 Mirko Reali salì su un gonfiabile posizionato in acqua davanti allo stabilimento e si tuffò, battendo la testa contro un ostacolo e perdendo conoscenza. Il cadavere fu ritrovato dopo ore di ricerche condotte dai sommozzatori del vigili del fuoco.