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Wall Street crolla: Down Jones perde 4,62%. La Casa Bianca: «Economia solida»

NEW YORK – Un vero e proprio crollo per Wall Street. Il Dow Jones perde il 4,62% a 24.345,23 punti, il Nasdaq cede il 3,78% a 6.967,53 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 4,11% a 2.648,54 punti. Il Dow Jones è arrivato a perdere quasi 1.600 punti, in quello che è stato il calo intraday maggiore della storia del listino in termini di punti. A pesare sono stati i timori sulla possibilità che il ciclo fatto da bassa inflazione e bassi tassi di interesse sia vicino alla fine. L’inflazione resta a livelli bassi ma i recenti dati sul mercato del lavoro, che hanno mostrato un balzo dei salari ai massimi dal 2009, sono – secondo gli osservatori – un segnale iniziale di un surriscaldamento dell’economia.

I rendimenti sui Treasury a dieci anni, che tendono a salire con l’inflazione, sono saliti la scorsa settimana ai massimi da gennaio 2014. Il brusco calo registrato a Wall Street poco dopo le 21.00 ora italiana somiglia molto al ‘flash crash’ del 2010.Lo affermano alcuni analisti. Il flash crash è il fenomeno che si verifica sui mercati elettronici in cui il ritiro degli ordini accentua rapidamente il calo dei prezzi. Il Dow Jones nel punto più basso della seduta è arrivato a perdere il 6,12%, ovvero 1.597,08 punti: un calo maggiore rispetto a quello del 6 maggio del 2010 quando si è verificato il flash crash. Allora il Dow Jones aveva perso 1.000 punti anche se in termini percentuali era sceso del 9,2%. Ma nonostante il crollo di Wall Street, la Casa Bianca manda comunque segnali rassicuranti: «I fondamentali di lungo termine dell’economia restano estremamente solidi».

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