Piombino: Arcelor – Mittal, sindacati, regione e comune concordano incontro al Mise
FIRENZE – Sull’Arcelor-Mittal di Piombino Regione, Comune e sindacati chiedono in tempi ravvicinati un incontro al Ministero per lo sviluppo economico. Il tema è quello, sollevato dall’Antitrust europeo, della concentrazione eccessiva nel mercato della zincatura dopo l’acquisizione dell’Ilva di Taranto, con la preoccupazione della chiusura di una reparto e il trasferimento di sessanta lavoratori a Genova. Una vicenda, dunque, che ha di per sé un carattere nazionale.
Le Rsu e i sindacati dei metalmeccanici hanno incontrato a Livorno il presidente della Regione, il suo consigliere per il lavoro e il sindaco di Piombino e nel corso della riunione hanno rappresentato la loro preoccupazione che lo stabilimento di Magona possa perdere la linea di “verniciatura 2” e veder trasferite sessanta persone a Genova. La situazione deriva dall’assegnazione dell’Ilva di Taranto ad Arcelor Mittal, che dopo l’acquisizione finale, per ragioni di antitrust, avrebbe una concentrazione eccessiva nel mercato dello zincato europeo, da cui l’impegno richiesto a cedere parte dei volumi e delle attività nella zincatura e conseguenze quindi dirette sull’impianto di Piombino.
Nell’incontro è emerso invece come la capacità produttiva di Piombino non debba impoverirsi facendo venir meno i volumi di mercato e il valore aggiunto del reparto, i cui prodotti incidono per circa un quarto sul volume delle attività e quindi, se rimosse, determinerebbero anche una perdita delle professionalità dei sessanta lavoratori addetti al reparto. E’ stato condiviso che la vicenda ha di per sé un carattere nazionale e le Rsu, i sindacati metalmeccanici, il sindaco di Piombino e il presidente della Toscana hanno condivisop la richiesta di un incontro al Ministero dello sviluppo economico per rappresentare la situazione ed avere i necessari chiarimenti da parte dei rappresentanti del Governo sulle prospettive dello stabilimento Arcelor-Mittal. Sindaco, presidente e rappresentanti dei lavoratori confidano che questa richiesta venga accolta e che il Governo possa dare le risposte al caso in tempi ravvicinati.