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Aiuti internazionali: organizzazione umanitaria sotto accusa, avrebbe coperto scandali sessuali nell’isola di Haiti

ROMA – Dopo le inchieste italiane che hanno fatto emergere irregolarità delle Onlus che solcano i mari e si occupano del trasbordo dei migranti sul suolo italiano, emergono altre vicende che gettano un’ombra sinistra sulle attività di queste associazioni. Stavolta oggetto di attenzione è stata una delle più importanti organizzazioni umanitarie del mondo occidentale, la Oxfam, i cui volontari vedevamo, fino a qualche tempo fa, a fare insistente propaganda dell’attività sociale davanti a negozi e supermercati.

Secondo un’inchiesta pubblicata in prima pagina dal britannico Times, la celebre ong avrebbe insabbiato le responsabilità dei suoi operatori, anche a livello dirigenziale, che avevano frequentato dopo il terremoto di Haiti nel 2010 un sordido giro di prostitute sull’isola, coinvolgendo forse anche ragazzine. Accuse imbarazzanti per la confederazione con sedi in Europa e nel resto del globo se si considera che a sfruttare sessualmente la popolazione locale senza cibo, medicine e speranze per il futuro, erano proprio quei funzionari incaricati di coordinare gli aiuti internazionali.
Per il Times, che cita un rapporto confidenziale realizzato dall”organizzazione nel 2011, lo scandalo sarebbe stato risolto internamente: con le dimissioni di tre dipendenti e il licenziamento per “condotta riprovevole” di altri quattro, ma in modo piuttosto sbrigativo, al fine di “coprire” la vicenda.
Resta il fatto che nessuno dei funzionari coinvolti è stato arrestato o incriminato. Di fronte alla accuse del quotidiano, che in un editoriale parla di comportamento “vergognoso” e “imperdonabile”, è arrivata la risposta ufficiale del direttore di Oxfam Italia, Roberto Barbieri. “Oxfam ha sempre agito all”insegna della massima trasparenza punendo ogni comportamento contrario ai propri valori”, ha dichiarato. “I fatti emersi risalgono a sette anni fa e non hanno mai interrotto o inficiato l’azione umanitaria realizzata da Oxfam Gran Bretagna dopo il
gravissimo terremoto di Haiti”, ha aggiunto Barbieri. E ancora: “All’epoca dei fatti, Oxfam aveva una gestione indipendente dei
progetti realizzati nei diversi Paesi da parte delle proprie affiliate ma sappiamo che i nostri colleghi britannici hanno preso azioni immediate, interrompendo il rapporto di lavoro con le persone coinvolte”.

Diverse fonti affermano inoltre che alcune delle ragazze coinvolte nel giro di festini a sfondo sessuale erano minorenni e il giornale di Rupert Murdoch parla anche di un video in cui si vedono giovani haitiane con le t-shirt di Oxfam nel corso di uno di questi ”party” organizzati sull”isola. Lo scandalo sessuale non è passato inosservato nemmeno nel mondo politico britannico: la vice ministra del Tesoro, Liz Truss, ha definito le rivelazioni del Times “scioccanti e inquietanti”.

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