Telefonia: verifiche della Guardia di Finanza presso le società per le bollette a 28 giorni
ROMA – Le verifiche sono state richieste dall’Agcm (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato) ha richiesto una serie di verifiche sulle società che gestiscono la telefonia e riguardano possibili intese non autorizzate tra operatori sulle tariffe, che avrebbero limitato la concorrenza.
Sono state effettuate infatti una serie di perquisizioni per fare chiarezza su un possibile accordo tra le compagnie telefoniche, forse sul tema delle bollette a 28 giorni. Il nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza è entrata nella sede dei principali operatori di telefonia e nella sede Assotelecomunicazioni di Roma alla ricerca di documenti.
Le compagnie di telecomunicazioni sono obbligate dalla legge di bilancio 2018 a tornare alle bollette mensili, rinunciando a quelle tariffate a 28 giorni, e a far pagare ai clienti 12 mesi all’anno anziché 13 (come succede adesso fra mille proteste dei consumatori).A gennaio Tim, Vodafone e Fastweb hanno annunciato che (ognuna in una data diversa) torneranno agli addebiti mensili, lasciando invariata la spesa annuale. In una nota, Assotelecomunicazioni- Asstel dichiara che «sta prestando la massima collaborazione alle autorità, nella consapevolezza di essere estranea a qualunque pratica anticoncorrenziale»