Elezioni estero: la Consulta dichiara inammissibile la questione di costituzionalità sollevata in merito alla legge Tremaglia
ROMA – La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale di varie disposizioni della legge Tremaglia sul voto all’estero per corrispondenza. La questione era stata sollevata dal Tribunale di Venezia in occasione del referendum costituzionale del 2016. Secondo la Consulta, nel contesto di una procedura referendaria è inammissibile chiedere in via preventiva al Tribunale di sollevare la questione di costituzionalità di leggi elettorali. In questo caso, infatti, non esiste una “zona franca” che giustifichi un tale accesso preventivo e diretto. Contro le operazioni di voto si può proporre reclamo davanti all’Ufficio centrale per la circoscrizione estero e, successivamente, può intervenire anche l’Ufficio centrale per il referendum presso la Cassazione. Questo errore di percorso ha impedito alla Corte di entrare nel merito.
L’ennesima sentenza della Consulta che non dispiacerà certo al segretario Pd Matteo Renzi, visto che una decisione contraria avrebbe potuto avere effetti negativi sul voto degli italiani all’estero, dopo che Maria Elena Boschi aveva fatto l’anno passato una gita in Sudamerica a fini prevalentemente elettorali.