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Bollette elettriche: Negli ultimi 6 anni aumenti del 14,5%. Codacons ricorre al Tar Lombardia contro la delibera dell’Autorità per l’Energia

ROMA – A proposito della polemica sorta circa la decisione dell’Autorità per l’energia di caricare agli utenti onesti il carico degli utenti morosi, il Codacons adesso aggiunge un altro carico da 90 contro le società che gestiscono l’energia e ci accollano bollette sovrumane. Negli ultimi 6 anni le bollette della luce hanno subito rincari complessivi del +14,5%, al punto che rispetto al 2012 una famiglia media pagherà quest’anno 68 euro in più solo per i consumi elettrici. Lo denuncia il Codacons, che torna a puntare il dito contro l’eccessiva pressione fiscale che vige sulle bollette degli italiani.
«A parità di consumi, la spesa annua degli utenti per l’elettricità ha subito una crescita enorme passando dai 467 euro del 2012 ai 535 euro del 2018, e ciò non solo per gli incrementi delle tariffe: nel nostro paese si registra infatti una situazione assolutamente paradossale, con la bolletta dell’energia che si arricchisce sempre più di voci che nulla anno a che vedere con i consumi elettrici – spiega il presidente Carlo Rienzi – Basti pensare ai famosi oneri di sistema che contengono al loro interno balzelli quali “oneri nucleari”, “agevolazioni per il settore ferroviario”, “enti locali che ospitano impianti nucleari”, “agevolazioni alle industrie energivore”. Parte del gettito derivante da tali voci finisce direttamente nelle casse dello Stato, e la somma dei vari oneri di sistema pesa per il 19% su ogni singola bolletta pagata dai consumatori”. Tasse e oneri vari incidono complessivamente per il 32% sulle fatture elettriche, mentre il 14,5% di ogni bolletta è assorbito dai servizi di rete.

Il rischio concreto è che ora, a seguito della delibera dell’Arera sulle morosità, si introduca un ulteriore balzello a carico degli utenti per coprire gli oneri di sistema non versati dagli operatori dell’energia – aggiunge il Codacons -. In tal senso è assolutamente inutile e dannoso per i consumatori invocare incontri con l”Autorità per l’energia o col Ministro dello sviluppo Calenda per tentare una mediazione: l’unica strada percorribile è quella del ricorso al Tar e alle aule di tribunale, come già fece il Codacons nel 2016 ottenendo il blocco degli aumenti delle tariffe elettriche. Per questo l’associazione notificherà nei prossimi giorni ricorso al Tar della Lombardia contro la delibera 50/2018 dell’Autorità per l”energia chiedendone l’annullamento nella parte in cui addebita all’intera collettività gli oneri di sistema non pagati.

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