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Firenze: procedono le indagini della procura sulla morte dell’artificiere. Si attende l’autopsia

FIRENZE – Indagini in pieno corso per stabilire la causa della morte dell’artificiere della polizia di Stato, Giovanni Politi, 51 anni, ieri alla caserma Fadini di Firenze, coinvolto in un incendio e un’esplosione accompagnata da piccoli scoppi, come è emerso in modo più preciso. La procura ha messo sotto sequestro la stanza dove il sovrintendente capo è rimasto ucciso e ora si appresta a incaricare i periti per l’autopsia. Previste anche consulenze tecniche a cui partecipano i vigili del fuoco, che sono coinvolti nelle indagini insieme alla Digos. L’ipotesi principale che viene seguita è quella di un incidente. In particolare, gli accertamenti tecnici devono far luce sulla sequenza di eventi che hanno causato la morte dell’artificiere, va stabilito cioè se prima c’è stato un incendio e poi un’esplosione. O se è accaduto viceversa. Sentito il collega della vittima che era rientrato insieme a Politi dallo stadio per Fiorentina-Chievo, un altro artificiere, che però non si era trattenuto in ufficio.

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