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Elezioni 2018: Franceschini e Valeria Fedeli ko. Passano Boschi, Delrio e Casini. Adriano Galliani senatore. De Falco bocciato

Elezioni 2018: ecco chi ce l’ha fatta e chi è stato bocciato dall’urna

ROMA – Non credeva, il ministro dell’Interno uscente,Marco Minniti, di perdere a Pesaro controAndrea Cecconi, al centro dello scandalo rimborsopoli del Movimento 5 Stelle. Eletta con il 41,23% dei consensi la sottosegretariaMaria Elena Boschiblindata nel collegio sicuro di Bolzano. I risultati dei “big” della politica riservano esiti scontati, ma anche sorprese in questa tornata elettorale.

Quasi la metà dei ministri del governo Gentiloni ha perso la sfida nel proprio collegio.Dario Franceschiniè stato sconfitto nella sua Ferrara, il ministro del MezzogiornoClaudio De Vincenti, candidato a Sassuolo, è arrivato solo terzo e la ministra dell’Istruzione,Valeria Fedeli, è stata superata a Pisa nel testa a testa con la candidata leghista Rosellina Sbrana.

Terza, nel collegio di Genova, anche la ministra della Difesa,Roberta Pinotti, che però sarà in Parlamento in quanto capolista nel proporzionale in Piemonte. Hanno, invece, conquistato il seggio alla Camera nella sfida uninominaleBeatrice Lorenzina Modena eGraziano Delrioa Reggio Emilia. Vittoria nel collegio uninominale 12-Siena, con il 36,17% dei voti, anche per il ministro dell’EconomiaPier Carlo Padoan. E rieletto il ministro della GiustiziaAndrea Orlandoche passa in Emilia dove è capolista alla Camera nel collegio Parma-Piacenza-Reggio.

Ottima la performance del ministro dello Sport,Luca Lotti, che secondo fonti Dem, risulta essere l’esponente del Pd che ha preso più voti (in numeri assoluti, non in percentuali) nel suo collegio: ha incassato 64.252 voti, pari al 40,49% (il Pd si è fermato al 36,80%). Ministri a parte, le politiche 2018 fanno registrare la debacle di tre esponenti vip di Leu:Massimo D’Alema, candidato al Senato, ultimo nel suo collegio storico salentino, a Nardò;Piero Grasso, leader di Liberi e Uguali ed ex procuratore capo di Palermo e della Dna, nel collegio senatoriale 1 di Palermo dove è arrivato soltanto quarto (un altro ex magistrato, Antonio Ingroia, candidatosi con la lista del Popolo per la Costituzione, ha riportato sempre in Sicilia lo 0,10% alla Camera e lo 0,8% al Senato); eLaura Boldrini, che ha avuto analogo piazzamento nel collegio uninominale della Camera a Milano.

Brillante risultato, al contrario, perEmma Boninoche è riuscita a calamitare il 38,91% di preferenze ottenendo, grazie al meccanismo dell’uninominale, un seggio in Senato, sebbene la Lista +Europa non sia riuscita a superare la soglia del 3%. Premiato dalle urne il premier uscente,Paolo Gentiloni, che nella corsa nel collegio uninominale di Roma 1 ha staccato di parecchio i candidati degli altri schieramenti. Tra i “debuttanti” della politica flop per la giornalista e scrittriceFrancesca Barrain Basilicata, regione da sempre generosa di successi per il centrosinistra: ha raccolto solo il 18 per cento dei voti.

Non ce l’ha fatta neppureLucia Annibali,l’avvocatessa sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato, che a Parma si è fermata al 30,37% contro il 35,13 della candidata del centro-destraLaura Cavandoli.

Tra i vip prestati dallo sport niente da fare in Campania per il presidente della LazioClaudio Lotito,mentre strada spianata verso il Senato perAdriano Galliani,l’ex amministratore delegato del Milan. Defaillance persino tra i trionfatori di queste elezioni: salta l’elezione al Senato, nelle fila dei Cinque stelle, per il comandanteGregorio De Falco, che la notte del 13 gennaio 2012 intimò in modo colorito a Francesco Schettino di risalire sulla Costa Concordia. Sotto la voce “insuccessi” finisce pure la IenaDino Giarrusso, candidato per M5S all’uninominale a Roma.



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