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Dazi Usa: la guerra commerciale mette a rischio 40,5 miliardi di esportazione Made in Italy

ROMA – I dazi americani contro l’Unione Europea tornano dopo venti anni quando gli Stati Uniti, dopo aver presentato ricorso al WTO (Organizzazione mondiale del commercio – World Trade Organization) contro il divieto europeo alla carne agli ormoni USA, sono stati autorizzati a fissare nel 1999 una lista di prodotti sui quali sono stati applicati dazi doganali per un valore che ammonta a 116.8 milioni di dollari annuali.

E’ quanto ricorda la Coldiretti nel sottolineare che la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui dazi alle importazioni di acciaio e alluminio rischia di scatenare un effetto valanga. Nel lontano luglio 1999, come rappresaglia per la mancata revoca del divieto UE alla carne agli ormoni, gli Stati Uniti – sottolinea l’associazione dei coltivatori diretti – annunciarono la lista di prodotti UE su cui gli USA avevano applicato dazi “ad valorem” del 100% tra i quali erano compresi per l’Italia tra gli altri i pomodori in scatola ed i tartufi.

Ora si riapre una guerra commerciale che mette a rischio 40,5 miliardi di esportazioni Made in Italy che hanno raggiunto nel 2017 in USA il record storico grazie ad un aumento del 9,8% rispetto all’anno precedente. Gli Stati Uniti sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall’Unione Europea con un impatto rilevante anche per l’agroalimentare.

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