Siena, aggressione a contradaioli: i denunciati non sono calcianti
FIRENZE – «Notizie infamanti e false sui nostri calcianti: basta infangare l’onore di Firenze e della sua manifestazione». E’ quanto afferma in una nota il presidente del Calcio storico fiorentino in merito all’inchiesta su un’aggressione a tre contradaioli avvenuta ad agosto scorso a Siena e che vede indagati 5 fiorentini, uno dei quali poi arrestato per droga, che la questura di Siena in una nota indica del mondo del Calcio storico fiorentino, di cui due attualmente praticanti.
«Riguardo alla notizia del calciante arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti – afferma il presidente del Calcio storico – vorrei chiarire che non si tratta di un giocatore del calcio storico: già da due anni, infatti, non giocava nel torneo. Riguardo alle altre persone identificate, non hanno assolutamente niente a che vedere con il Calcio storico. Ed è bene chiarire una volta per tutte che i calcianti sono quelli che si guadagnano dopo anni di allenamenti l’onore della piazza, non chi appena si affaccia ad un campo di allenamento o chi gioca magari una sola partita in carriera. Siamo stufi di vedere il nome del Calcio storico infangato – conclude -. E’ sotto gli occhi di tutti la severità che abbiamo imposto alla manifestazione, la più bella tra le rievocazioni storiche. Reagiremo nelle sedi opportune per immagini che accostano i colori del calcio storico a simboli che nulla hanno a che vedere con il Calcio storico e che offendono l’onore di Firenze».