Skip to main content

Washington: Trump minaccia dazi sull’importazione di auto europee

WASHINGTON – Continua la guerra a distanza fra Trump e l’Europa, che protesta per i dazi doganali che il Presidente Usa vuole introdurre su molti prodotti europei. «L’Europa, stretto alleato Usa, deve essere esentata dai dazi» su acciaio e alluminio. Bruxelles ha ribadito, questa volta insieme al Giappone, la sua «forte preoccupazione», all’inviato americano, il responsabile del commercio estero a stelle e strisce. La risposta, per ora, non è arrivata e la prossima settimana si continuerà a trattare della possibilità di quelle esenzioni che lo stesso tycoon ha preannunciato per i Paesi amici e che al momento, ha fatto sapere, riguarderanno di certo solo Messico, Canada e Australia.

Ma Trump replica e mette alcuni paletti ai negoziati in corso con un tweet che minaccia rappresaglie sulle importazioni di auto: «L’Unione europea, Paesi meravigliosi che trattano gli Usa molto male sul commercio, si sta lamentando delle tariffe su acciaio e alluminio. Se lasciano cadere le loro orribili barriere e tariffe sui prodotti Usa, anche noi lasceremo cadere le nostre. Grande deficit. Altrimenti tassiamo le auto, etc. Giusto!».

Il tempo stringe. Entro due settimane scattano le tariffe doganali aggiuntive, «necessarie e appropriate», ha ribadito
Trump, «per proteggere la sicurezza nazionale». A detta della Casa Bianca, però, nella telefonata tra il presidente Usa e quello francese Emmanuel Macron avvenuta ieri sera, i due «hanno discusso di modi alternativi per affrontare le preoccupazioni Usa». Forse un’apertura all’Ue, anche se Washington non precisa se il riferimento fosse in chiave bilaterale o europeo.

L’Ue comunque ha già previsto delle contromisure mettendo sul piatto una lista di prodotti americani che potrebbero essere colpiti se i dazi di Trump colpissero i prodotti europei. Sul rafforzamento dei contributi degli alleati alla Nato, il segretario al Tesoro Mnuchin ha lasciato intendere che Trump «vuole essere sicuro che l’Alleanza ottenga più soldi in modo che possa proteggerci tutti e realizzare i suoi obiettivi». Solo ieri Trump aveva puntato l’indice contro la Germania perché paga solo l’1% del suo Pil in spese militari per la Nato.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741