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Firenze: acquedotto colabrodo. Disperde 23 miliardi di litri d’acqua l’anno. Con bollette altissime

Tariffe dell’acqua altissime e l’acquedotto è un colabrodo

FIRENZE – L’acquedotto di Firenze è un colabrodo: disperde circa 23 miliardi di litri d’acqua l’anno. Circa il 41% del flusso totale. Mi sono occupato varie volte, durante la mia lunga attività professionale, dell’Anconella e dei suoi problemi. L’acqua filtrata è sostanzialmente buona. Direi addirittura molto buona. Ma la dispersione è sempre stata notevole. Tubi vecchi? Gli investimenti non dovrebbero mancare dal momento che le tariffe, a Firenze e nella parte di Toscana che prede acqua dall’Anconella, sono altissime. Ma i lavori non sono mai stati in grado di garantire l’efficienza.

ASSESSORE – Le cifre sono da brivido. Le ha diffusa l’assessore Lorenzo Perra in Palazzo Vecchio rispondendo a un’interrogazione del consigliere Giacomo Trombi (Firenze riparte da sinistra). Ecco le sue parole: «L’acquedotto di Firenze disperde oltre il 41% dell’acqua, per un quantitativo stimato in circa 23 miliardi di litri annui. Tale dato di perdita – spiega Perra – seppur rilevante, oltre che in linea con la maggioranza dei sistemi acquedottistici regionali, è in media con l”Italia (41,9%) e migliore della media del centro Italia (quasi al 49%)». La situazione italiana di perdite elevate, aggiunge l’assessore, «è legata anche alla vetustà del patrimonio gestito e alla sostituzione dello stesso. La percentuale media annua italiana di sostituzione delle condotte è lo 0,42%, con Publiacqua che si attesta intorno allo 1-0,8% (dato più alto di investimenti in Toscana e probabilmente in Italia), contro il 2%, ritenuto tipicamente accettabile in contesti internazionali evoluti». In ogni caso, conclude Perra, «il regolatore nazionale ha fissato dal 2018 in poi un livello di miglioramento del 5% annuo di perdite per km di rete che Publiacqua, come tutti i gestori italiani, deve conseguire. Tali obiettivi si tradurranno entro breve tempo in maggiori investimenti di sostituzione che se si accavalleranno ad altri obblighi, quali la depurazione, potranno dare luogo ad impatti tariffari».

SPRECO – Eccoci al punto dolente. Aspettiamoci bollette sempre più alte, nonostante che quelle attuali siano già fra le più alte d’Italia. Ma è possibile tollerare una situazione simile? Perchè si tollera la dispersione, diciamo pure lo spreco, di una risorsa così preziosa come l’acqua? Con quale faccia, il comune di Firenze, raccomanda ai cittadini di non sprecare l’acqua quando poi ammette, candidamente, che lo stesso sistema di distribuzione ne butta via 23 miliardi di litri l’anno? Non si può intervenire in maniera drastica, prendendo provvedimenti e magari pretendere le dimissioni di chi non riesce a bloccare lo scempio?


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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