Draghi: Eurozona, economia in salute, ma stimoli monetari sono ancora necessari
FRANCOFORTE – In salute l’economia dell’Eurozona, che sta crescendo in modo robusto e in maniera diffusa tra i Paesi e i settori, ha scritto il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, nel discorso depositato presso l’International Monetary and Financial Committee, organismo del Fondo Monetario Internazionale. Per Draghi, i rischi sulla crescita restano sostanzialmente equilibrati e quelli al ribasso continuano a essere legati soprattutto a fattori globali, incluso un aumento del protezionismo, che potrebbe già aver avuto un impatto negativo sugli indicatori della fiducia globale. Preservare un commercio libero e aperto, che èlegato alla cooperazione multilaterale, è cruciale per alimentare un ambiente economico globale favorevole, ha spiegato il banchiere.
Draghi ha ribadito che un grado ampio di stimoli monetari resta necessario affinché le pressioni inflative continuino a crescere e a sostenere gli sviluppi dell’inflazione nel medio termine.
Sulle banche il governatore della BCE ha dichiarato che le condizioni e la resilienza del settore bancario dell’Eurozona continuano a migliorare e che gli sforzi continui riguardanti i non-performing loans (Npl) hanno portato a un generale calo del ratio Npl per le banche sotto la supervisione Bce dal 6,5% al 5,2% nel terzo trimestre del 2017, anche se in alcuni Paesi gli Npl restano alti.