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Firenze: Il governatore Rossi contro la buona scuola di Renzi. Non ha adempiuto al suo compito fondamentale

FIRENZE – «La cosiddetta Buona scuola non ha risposto a una domanda fondamentale. Non è stata in grado di rispondere, in questi anni, a cosa deve servire davvero la scuola, cioè a formare, a fornire ai giovani quella cultura di base che deve permettere loro di avere strumenti di analisi e una capacità critica e anche l’università, oggi, presenta preoccupanti segni di crisi nella sua missione di formazione e di costruzione di una nuova generazione di donne e di uomini consapevoli e dotati di adeguata cultura. In Italia, ormai, siamo tornati a una università di classe. Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenendo oggi al Forum nazionale dei giovani. Rossi, riporta una nota, ha aggiunto che «a questo processo dobbiamo opporci. E la Regione Toscana, su questo punto, è impegnata, nella consapevolezza che la partita è in mano soprattutto al Governo nazionale».

Il Governatore Rossi ha perfettamente ragione. Gli episodi di bullismo nelle scuole, contro compagni e professori, che sono all’ordine del giorno dipendono sia dalla buona scuola (un vanto ingiustificato del rottamatore e di alcune sue ministre, è servita a immettere in ruolo molti docenti, molti però lontanissimi dalle loro residenze, soprattutto per i docenti del sud), sia dal mutato rapporto famiglia scuola. Sempre più i genitori difendono i comportamenti maleducati e irresponsabili dei figli, giungendo perfino alla violenza fisica contro i professori, pensando di tutelare i figli indisciplinati.

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