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Alfie è cittadino italiano: non hanno staccato la spina. Verrà a Roma. Per vivere

Cordone di agenti di polizia fuori dall’ospedale di Liverpool dov’è ricoverato Alfie

LIVERPOOL – E’ stato salvato appena in tempo, il piccolo Alfie. All’ospedale di Liverpool dov’è ricoverato, sono state sospese le procedure per il distacco dei macchinari che lo tengono in vita il piccolo. Questo perchè, dall’Italia, è giunta questa comunicazione resa nota dalla Farnesina: «I ministri degli Esteri Angelino Alfano e dell’Interno Marco Minniti hanno concesso la cittadinanza al piccolo Alfie. In tale modo il governo italiano auspica che l’essere cittadino italiano permetta, al bambino, l’immediato trasferimento in Italia».

Erano date per le ore 13 inglesi (le 14 in Italia) le operazioni per il distacco dei macchinari che tengono in vita il piccolo Alfie, affetto da una grave malattia neurodegenerativa. L’orario è indicato nel Piano per la sospensione del trattamento, una sorta di documento di indicazioni trasmesso dall’Ospedale di Liverpool al padre del bimbo, che lo ha pubblicato su Facebook. La notizia della decisione di staccare la spina, era arrivata subito dopo che la Corte europea dei diritti umani ha rifiutato il ricorso presentato dai genitori di Alfie e la loro richiesta di misure per tenerlo in vita. Una parte dei manifestanti che protestavano fuori dall’Alder Hey Hospital di Liverpool ha tentato di fare irruzione nell’ospedale, come riportano i media britannici. La polizia ha serrato le file per bloccare l’ingresso, ma la tensione resta alta e la protesta si rafforza con ormai diverse centinaia di sostenitori della battaglia dei genitori presenti.

Ora, però, Alfie ha la possibilità di essere trasferito, in sicurezza, all’ospedale Bambin Gesù di Roma. Del suo caso si erano occupati Papa Francesco e anche alcuni cardinali nelle omelie di domenica 22 aprile, fra i quali monsignor Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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