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Firenze tunnel tav: rfi è fermamente intenzionata a proseguire l’opera, ma molto dipende dalla situazione difficile di Nodavia

FIRENZE . «Confermo che è nostra ferma intenzione finire l’opera, portarla avanti». Lo ha affermato Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, a proposito del sottoattraversamento Tav di Firenze. «Essendo un investimento di Rfi, quindi non realizzato con finanziamenti pubblici ma tutto in autofinanziamento – ha detto, a margine di un’iniziativa proprio a Firenze – è evidente che il nostro interesse, oltre a essere dimostrato dal fatto che lo stiamo finanziando, è anche dovuto al fatto che non dobbiamo vanificare ciò che abbiamo già investito. Come committente – ha aggiunto – noi non abbiamo mai sospeso o interrotto i lavori, quindi i ritardi si sono prodotti a causa di alcuni fenomeni che hanno interessato il cantiere, delle lungaggini che ne sono conseguite. Adesso che il piano di utilizzo delle terre è stato approvato dal ministero dell’Ambiente il Consorzio Nodavia ha chiesto un concordato preventivo, quindi le difficoltà finanziarie che l’attraversano ci inducono ad un momento di attesa per vedere le decisioni che verranno prese dal giudice del tribunale fallimentare. Dopodiché noi prenderemo le nostre decisioni».

In sostanza par di capire che Rfi è intenzionata a procedere per non vanificare l’investimento già realizzato, ma che la ripartenza dei cantieri dipende dalle decisioni del tribunale fallimentare per la situazione di Nodavia. Che per ora non paga neppure i lavoratori.

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