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Mostra dell’Artigianato 2018: chiusura martedì 1 maggio. Le eccellenze delle regioni italiane

FIRENZE – Chiusura martedì 1 maggio dell’edizione 2018 della Mostra dell’Artigianato, alla Fortezza da basso.. Una splendida occasione per passeggiare tra le meraviglie dell’artigianato italiano ed estero e per divertirsi grazie alle numerose iniziative in programma ogni giorno. Oggi(lunedì)la jazz bandI Citofoniproporrà, alle 16.30 e alle 19.30, alpiano inferiore del padiglione Spadolini, una selezione di pezzi di musica jazz anteguerra, suonati rigorosamente dal vivo. Continuano inoltre le dimostrazioni live dei maestri artigiani, come illaboratorio di manipolazione dei materiali Libertà, Creatività e Divertimento Totale, a cura diFabio Fiorenzititolare diClay e Art, aPoggio a Caiano, bottega artigianale specializzata nella lavorazione dell’argilla, in programma domani (lunedì) a partire dalle 11.30 nello spazioMANI CREATIVE.

Artigianato, innovazione, ricerca e design, con uno sguardo attento alle eccellenze dell’artigianato artistico italiano e internazionale, sono i protagonisti dello spazio VISIONI, al padiglione Cavaniglia. Giovanni Maffucci con il suo Laboratorio Elementi, a Pistoia, espone le sue sculture in ceramica “arricchite” con elementi naturali spesso considerati senza alcun valore come le erbacce e le piante infestanti. Il seme di soffione, quello di vitalba, il guscio delle ghiande si integrano con le creazioni realizzate e decorate a mano, diventando capelli, ombrelli, bastoni e altri particolari che completano le creature nate dalle mani di Giovanni. Dalla collaborazione traLuca Mammarelli, scultore, eClaudia De Fausti, artigiana titolare della corniceriaIncorniciaArtiaBorgo San Lorenzo (FI), sono nati iFaustarelli. “Sono animali e personaggi che realizziamo assemblando materiali usati ritrovati nelle cantine, nelle falegnamerie o nelle cascine – dichiara Luca – Attrezzi agricoli, seghetti e morse da falegname, forme per le scarpe, vecchi pennelli, bricchi in metallo vanno a comporre i nostri personaggi e diventano teste, gambe, braccia, code e tutto ciò che riusciamo a vedere oltre le loro forme normali”.

Prosegue nel frattempo il tour tra le eccellenze dell’artigianato regionale italiano, come quelle esposte dagliArtigiani del Lazio, presenti alpadiglione Cavanigliae alpadiglione Sapadolini. 24 aziende in grado di raccontare la tradizione artigianale del territorio unita alla creatività digitale e l’innovazione. Tra gli stand troviamo i giovaniGianluca Pompilio, direttore artistico, eFederico Bertolotti, direttore commerciale, che a 26 anni hanno deciso di fondareAYR Aryouready, brand di abbigliamento diRoma. AYR propone t-shirt e felpe con stampe originali ricavate da disegni realizzati a mano da Gianluca, impreziosite da ricami e fili in cotone che arricchiscono le decorazioni. Arte e design, colori, forme e tanta artigianalità nei gioielli in plexiglass disegnati e realizzati totalmente a mano daLuigi Cigala, titolare diFormespazio RomaadAriccia (Roma). “Le mie opere sono frutto di un’associazione spontanea di forme geometriche elementari, come i triangoli, i quadrati, i cerchi – afferma Luigi, che è stato allievo del grande artista e designer Bruno Munari – Disegno, taglio e assemblo manualmente tutti i miei gioielli cercando di richiamare le più importanti tendenze artistiche del Novecento”. L’artigianato laziale è anche arredo, come quello proposto daD.R. Livingstone, azienda diTuscania (VT), presente alla Mostra con i suoi tavoli realizzati con pietra lavica lavorata artigianalmente e decorata a mano. Spostandoci un po’ più a sud arriviamo inSicilia, regione dove regnano i colori e le forme della lavorazione artistica della ceramica. La tradizione delle ceramiche di Caltagirone si può ammirare nelle opere esposte daOfficine d’Arte Recto Verso, azienda diCaltanissettaguidata da Mimmo Frenda. “Nelle nostre ceramiche, che presentiamo per il secondo anno in fiera, riprendiamo le immagini della tradizione siciliana – afferma Mimmo – Nelle decorazioni fatte a mano reinterpretiamo ad esempio i disegni esposti al Museo della Ceramica di Caltagirone, oppure inseriamo elementi caratteristici come le carte da gioco siciliane”. La ceramica diventa anche gioielleria artigianale nelle creazioni diBarocco Oro, diGian Battista Cannizzo, ceramista, eMariella Stornello, designer e pittrice, entrambi diRagusa. Le riproduzioni in miniatura degli oggetti tipici della tradizione siciliana come il fico d’india, le teste di moro, i pupi, le ruote dei carretti, realizzate in ceramica e decorate a mano utilizzando tecniche di micropittura, abbinate a pietra lavica e pietre dure, diventano orecchini, collane, bracciali, elementi unici di una collezione in grado di raccontare la storia di una terra meravigliosa.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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