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Confindustria: no al reddito di cittadinanza, costerebbe 30 miliardi

ROMA – Il reddito di cittadinanza potrebbe costare molto (30 miliardi di euro o più rispetto ai già elevati 17 miliardi prospettati dal M5S) e «comportare uno spreco ingente di risorse pubbliche, poiché verrebbe concesso anche a individui che poveri non sono». Lo afferma il Centro studi Confindustria in un rapporto sullo strumento nel quale sottolinea che «sarebbe sbagliato affrettarsi a sostituire il reddito di inclusione (Rei). Con il reddito di cittadinanza invece – dice il Csc – sarebbe alto il rischio che disincentivi il lavoro».

In questo caso il ragionamento degli industriali sembra corretto, anche se s’inquadra in quel filone ormai consueto, secondo il quale Confindustria boccia ogni spesa che non vada a ingrassare industriali, anche quelli decotti, banche e finanza. Per questi settori gli sprechi non esistono. Ne abbiamo ormai abbastanza di questa filosofia, inaugurata da tempo immemorabile dalla grande industria: le perdite allo Stato, i profitti a noi.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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