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Aquisgrana: Macron chiede alla Merkel che la Germania rinunci al surplus commerciale

AQUISGRANA – L’Europa non può essere debole. Il primo imperativo categorico indicato da Emmanuel Macron, ad
Aquisgrana, è la necessità che l’Ue si rafforzi e sia in grado di autodeterminarsi nella difficile situazione internazionale. E Angela Merkel è ovviamente d’accordo: «Non possiamo contare più sulla difesa degli Usa, l’Europa deve prendere il proprio destino nelle sue mani», dice la cancelliera, citando anche l’escalation in Medio Oriente, dove si decide fra la guerra e la pace. Ma ad Aquisgrana, dove il presidente francese ha ricevuto il premio Carlo Magno proprio come coraggioso innovatore del sogno europeo, è emersa ancora una volta la disparità del passo fra Parigi e Berlino.

«Non possiamo aspettare, le riforme vanno fatte subito, hic et nunc», qui ed ora, ha incalzato il capo dell’Eliseo, che ha poi attaccato il tallone d’Achille della Germania, chiedendo di rinunciare al feticcio dei surplus. È l’argomento di Donald Trump – e non solo – che non passa certo inosservato in Germania. E produce titoloni sulle aspre critiche alla Merkel.
Con tutte le difficoltà politiche del caso, l’asse Berlino-Parigi è comunque saldo. Almeno contro i nazionalismi,
contro le divisioni, innanzitutto: il capo dell’Eliseo cita l”Italia, accanto alla Brexit, come monito per gli europei. «Non lasciamoci dividere, la tentazione c’è – ha affermato-. Abbiamo visto la Brexit e le elezioni italiane». Con retorica appassionata, Macron ha chiesto però anche all’Europa di gettare il cuore oltre l’ostacolo: «Liberiamoci dai tabù, non dobbiamo avere paura gli uni degli altri». La Francia deve affrontare il cambiamento, scandisce, certo che dobbiamo essere pronti a cambiare i trattati, ad intervenire a fondo con le riforme, a non spendere fondi pubblici. Ma la Germania analogamente «deve rinunciare al feticcio del surplus di bilancio e commerciale. Perché a farne le spese sono gli altri».
Nella sua laudatio Angela Merkel ha elogiato i pregi del presidente francese, politico dinamico e coraggioso, che ha
portato il su entusiasmo in Europa. Anche la cancelliera vede l’urgenza delle riforme, ma deve ammettere ancora una volta gli ostacoli, anche per non rilanciare le paure tedesche che rinfocolano il populismo locale. Sul nodo delle finanze Merkel ha affermato che la discussione è difficile, assicurando poi che con Macron troverà strade comuni come avvenuto finora, e che saranno rafforzate l’unione bancaria e l’eurozona. Entro giugno, secondo i programmi che si sono dati Parigi e Berlino.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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