Sicurezza stradale: la regione Toscana presenta progetti high-tech con smart roads
FIRENZE – Progetti di alta, avanzata tecnologia con strade digitali, intelligenti. Temi di piena attualità che sono stati affrontati nel corso della seduta dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale, convocato qualche giorno fa in via di Novoli dall’assessorato regionale per le infrastrutture presso il Consiglio regionale.
“Il lavoro dell’Osservatorio – ha tenuto a precisare l’assessore Vincenzo Ceccarelli – è prezioso perché ci permette non solo di conoscere quello che è avvenuto sulle strade, ma anche di analizzare dati ed esiti di sperimentazioni, di conoscere le tendenze ed i comportamenti, tutte indagini realizzate in collaborazione con prestigiosi istituti universitari e di ricerca. Al termine di questa costruttiva ed interessante seduta dell’Osservatorio, quello che abbiamo evidenziato è l’importanza di agire su più fronti per migliorare ulteriormente la sicurezza stradale: promuovere l”educazione stradale fin dalla più tenera età, applicare nuove tecnologie intelligenti per far in modo che le stesse infrastrutture e i veicoli ”segnalino” al conducente ostacoli e pericoli, studiare la percezione del guidatore per progettare strade che tengano conto anche di prospettive visive ed altri fattori umani, infine conoscere e analizzare le impressioni degli utenti della strada, che fotografano la situazione contingente. Tutto questo lo stiamo facendo e continueremo a farlo, perché la Toscana ha messo il miglioramento della sicurezza sulle strade tra le sue priorità e su questo tema sta lavorando da anni, con impegno e costanza”.
Tra le novità sono state appunto evidenziate, ”Guidy”, gioco di carte per bambini dai 6 anni in su; le tecnologie intelligenti in fase di sperimentazione sulla FI-Pi-Li da parte del CNR che applica la nuova direttiva sulle Smart roads sulle reti-europee Ten, pensate per interagire con i veicoli attraverso sistemi di comunicazione. Questa sperimentazione applica, ed ha anticipato, una ricerca condotta dalle università di Firenze e di Pisa, con simulatore dinamico di guida; un’indagine sulla percezione della sicurezza stradale condotta a fine 2016 sulla popolazione residente in Toscana in età compresa tra i 14 e i 70 anni. Detta indagine ha evidenziato che tutti gli utenti della strada (pedoni, ciclisti, conducenti di ciclomotori e di veicoli a 4 ruote) considerano pericolose le condizioni di deterioramento dell’asfalto, sia del marciapiede che della carreggiata. Tra i comportamenti scorretti emersi, la mancata accensione dei fari di giorno sulle strade extraurbane, la frequenza di uso del cellulare alla guida, il mancato uso della cintura di sicurezza sui sedili posteriori,la parziale conoscenza della normativa dei sistemi di ritenuta per i bambini. E ancora, rimangono sottovalutati gli aspetti legati sia all’uso di alcool sia all’uso di farmaci alla guida.
Infine l’indagine ha messo in luce che a distanza di due anni dall’introduzione della legge sull’omicidio stradale i quasi tre quarti dei conducenti non sono a conoscenza della legge e del fatto che chiunque abbia commesso una grave violazione al codice della strada, in caso di incidente mortale, sia soggetto a detenzione.
In questo contesto ci pare utile evidenziare come in tema di percezione del rischio specie da parte della popolazione giovanile, la polizia stradale, che ha un rappresentante in seno all’osservatorio, abbia approfondito la specifica problematica fin dal 2007, alla luce di un consolidato, efficace partenariato con il dipartimento di psicologia dell’università La Sapienza di Roma.