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Governo, Mattarella: «Non potevo accettare come ministro un sostenitore fuoriuscita dall’euro». Le reazioni

Mattar
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

ROMA – Dura e ferma, l’esposizione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pochi istanti dopo che il presidente del consiglio incaricato, Giuseppe Conte, aveva rimesso il mandato. Mattarella ha respinto le accuse e spiegato così la sua decisione: «Non ho ostacolato formazione governo. Al contrario, ho sostenuto tentativo in base a regole Carta. Ho agevolato il tentativo di dar vita a governo tra M5s e Lega, ho atteso i tempi per farlo approvare dalle basi militanti. No a un sostenitore fuoriuscita da euro. Io devo firmare i decreti per le nomine dei ministri assumendone la responsabilità istituzionale, in questo caso il presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia che non hai subito né può subire imposizione. L’incertezza della nostra posizione nell’Euro ha posto in allarme investitori italiani e stranieri che hanno investito in titoli e aziende. L’ aumento dello spread aumenta debito e riduce la possibilità di spese in campo sociale. Questo brucia risorse e risparmi delle aziende e prefigura rischi per le famiglie e cittadini italiani, con un rischio anche per i mutui. La decisione di non accettare il ministro dell’Economia non l’ho presa a cuor leggero, ora da alcune forze politiche mi si chiede di andare alle elezioni. In Costituzione non ci sono veti ma in questo caso è meglio parlare di irrigidimento delle forze politiche. E’ quanto sottolineano fonti del Colle.Nelle prossime ore assumerò un’iniziativa».

DI MAIO – Il capo politico del M5S ha reagito così: «Per noi l’Italia è sovrana: se si vuole impedire un governo del cambiamento allora ce lo devono
dire chiaramente. Sono molto arrabbiato perchè stiamo lavorando da decine e decine di giorni, dalla mattina alla sera, per assicurare un governo a questo Paese: ma la verità è che stanno facendo di tutto per non mandare il M5s al governo di questo paese. Questa era la squadra che poteva giurare al Quirinale.
Con Giuseppe Conte alla presidenza del consiglio, Di Maio e Salvini avrebbero avuto il ruolo di vicepresidenti e rispettivamente l’incarico allo Sviluppo economico e agli Interni. Paolo Savona sarebbe andato all’economia. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sarebbe stato Giancarlo Giorgetti».

MELONI – Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha affermato: «Si dice che il Presidente della Repubblica abbia messo il veto sulla nomina di Paolo Savona a Ministro dell’Economia, se questa notizia fosse confermata avrebbe dell’incredibile. E se questo veto fosse confermato sarebbe drammaticamente evidente che il Presidente Mattarella è troppo influenzato dagli interessi delle nazioni straniere e dunque Fdi nel caso in cui questo veto impedisca la formazione del nuovo Governo chiederà al Parlamento la messa in stato d’Accusa del Presidente per alto tradimento».


Bennucci

Sandro Bennucci

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