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Pensioni: i provvedimenti inseriti nel programma di Conte subito criticati dalla Fornero

ROMA – Una notizia apparsa su Il Sole 24 Ore del 24 maggio in merito alle intenzioni del governo giallo-verde ha fatto preoccupare non poco alcuni aspiranti pensionati: «Taglia-leggi e pensioni dovrebbero essere i pilastri su cui costruire l’eventuale decreto. Sulla previdenza non dovrebbe scattare subito l’operazione per garantire le uscite con quota 100 (somma di età anagrafica, con un minimo di 64 anni, e contributiva) e quota 41 e 5 mesi (senza vincoli anagrafici), destinata a decollare con la legge di bilancio. L’idea sarebbe di rendere immediatamente operative le cosiddette misure preparatorie, compreso lo stop all’Ape social e agli interventi ad hoc messi a punto dal governo Gentiloni per i lavori gravosi, e di dare il via al ripristino di opzione-donna (uscita con 57-58 anni di età e 35 anni di contributi e assegno contributivo).»

I primi provvedimenti del Governo Conte sulle pensioni dunque potrebbero riguardare APE social e opzione donna, con un decreto da varare già in estate, mentre il decollo di quota 100 dovrebbe attendere la prossima Legge di Bilancio. Posto che il Presidente Mattarella non segua le sirene dell’Europa, della sinistra e dei vescovi e si decida a dare il via al nuovo esecutivo. Che rimedi ai guasti di quelli precedenti.

L’ex Ministro Elsa Fornero, che tanti problemi ha procurato a pensionati ed esodati, sia pure piangendo lacrime sulla loro meschina sorte, ha avuto il coraggio d’intervenire criticando i propositi del nuovo governo. «Le parole hanno un significato, mentre oggi sembra non ce l’abbiano più: abolire è una cosa, superare può voler dire tutto o quasi niente. La quota 100 è un passo indietro, vuol dire sostanzialmente tornare alle pensioni di anzianità. I costi dell’abolizione – ha aggiunto – sono francamente esorbitanti e potrebbero mettere a rischio il Paese: l’equilibrio finanziario è stato faticosamente raggiunto non in virtù di alchimie finanziarie ma attraverso i sacrifici degli italiani: Quando si parla di quota 100, e quindi di tornare alle pensioni di anzianità, i media dovrebbero ricordare che per circa vent’anni hanno riempito le cronache politiche ed economiche di articoli e suggerimenti evocando principalmente la riforma delle pensioni per far quadrare i conti».

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