Borse: spread sale a 270 punti, Mib in ulteriore calo (-2,8%), banche in affanno
MILANO – Continua la corsa al rialzo dello spread dopo le decisioni di Mattarella, prese, proprio per evitare le difficoltà dei mercati, che invece aumentano. Il differenziale tra Btp e Bund decennali sale oltre i 270 punti base, con il tasso di rendimento sul titolo italiano che sfiora ormai il 3% salendo al 2,98%. Continua a correre anche lo spread sui titoli a due anni: il differenziale è salito a 262 punti, con un rendimento all’1,84%.
Piazza Affari amplia il calo dopo quasi un’ora di scambi (indice Ftse Mib -2,8%). Sotto pressione i titoli bancari, per effetto dell’esposizione sul debito pubblico italiano, con lo spread Btp/Bund a 256 punti base. Ubi Banca cede il 4,72% dopo due congelamenti, Intesa (-2,84% teorico) e in asta di volatilità, mentre Poste (-4,49%), Mps (-3,89%) e Unicredit -3,5%) segnano il passo. Segno meno anche per Generali (-2,9%) e Unipol (-2,68%), insieme a Fca (-2,56%), Tim (-2,52%) e Mediaset (-2,27%).
“Lo spread a 260…è evidente che nessuno vuole che andiamo al governo”, afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, a Radio Anch’io, su Radio Rai 1. Una risposta indiretta alle giustificazioni con le quali il Capo dello Stato ha respinto l’ipotesi del governo giallo-verde.
Scivolone di Unicredit e degli altri titoli bancari. Il titolo di Piazza Gae Aulenti lascia sul campo il 3,36% a 14,32 euro, Ubi è congelata con un calo teorico del 2,45%) e Banco Npm lascia sul campo il 2,58% a 2,19 euro. Sotto pressione anche Poste (-3,35% a 7,08 euro) ed Mps (-3,48% a 2,35 euro).