Nave Lifeline: il ministro Toninelli, è una barca pirata, la sequestreremo
ROMA – Se Aquarius è stata dirottata a Valencia, la Lifeline sbarcherà in Italia: ma per essere sequestrata, annuncia Danilo Toninelli. In un porto tricolore solo senza i migranti soccorsi, che dovranno essere trasferiti a Malta o in Libia, precisa il collega Matteo Salvini. La guerra dichiarata dal Governo M5S-Lega alle navi umanitarie fa così
un”altra vittima. La linea dura è annunciata in mattinata, dopo che la nave della ong tedesca ha preso a bordo 224 persone (compresi 14 donne e 4 bambini) da alcuni gommoni ma non ha voluto consegnarli alla Guardia costiera libica. Intanto, si continua a morire: 120 annegati in due giorni, rileva Unhcr Libia. In tutto il 2018 le vittime sfiorano quota 1.000.
Da circa una settimana attiva a ridosso delle acque libiche, la Lifeline era stata protagonista nei giorni scorsi di alcuni
polemici botta e risposta via twitter con Salvini, con accuse di fascismo rivolte al titolare del Viminale, che aveva
ironizzato sull”aspetto di un membro dell’equipaggio. Oggi il primo intervento vero e proprio al largo delle coste libiche: in acque internazionali, sostiene l”organizzazione. In acque Sar (ricerca e soccorso) nostre, ribattono da Tripoli. Dalla capitale libica si muove una motovedetta che arriva in zona, soccorre un altro gommone in difficoltà e chiede la consegna dei 224. La Lifeline oppone un nein e sollecita l’intervento alla Guardia costiera italiana: vogliamo un porto sicuro. Che non può essere libico, secondo la ong.
A questo punto sia Salvini che Toninelli si collegano in diretta facebook, ognuno dal proprio ufficio, per manifestare
tutto il loro disappunto. «Questa nave – sottolinea il primo – contravvenendo a tutte le regole e leggi, ha caricato 224
clandestini su gommoni partiti dalla Libia in acque libiche. La Guardia costiera italiana ha scritto non muovetevi, ci pensano le autorità libiche’; la Guardia costiera libica ha scritto non muovetevi, ci pensiamo noi. Ma questi disgraziati, anche mettendo a rischio la vita dei migranti su quei gommoni, non hanno ascoltato le autorità libiche e italiane e sono forzosamente intervenuti per caricare il prezioso quantitativo di carne umana a bordo. Bene, aggiunge, questo carico di esseri umani ve lo portate in Olanda, fate il giro un po’ largo. Le navi di queste pseudo-ong non toccheranno più il suolo italiano».
Nel pomeriggio arriva la comunicazione ufficiale: la Lifeline non è registrata in Olanda. E Toninelli attacca: «è una nave apolide, fantasma, che non può navigare in acque internazionali; dunque,nonostante sia in mare libico, ci
assumiamo noi la responsabilità di portare i migranti sulle navi della nostra Guardia costiera, la porteremo in Italia dove dovrà fermarsi perchè la sequestreremo». Ma sulla destinazione dei 224 rischia di ripetersi il caso Aquarius e tra i due ministri emergono differenze. «Il mio obiettivo – spiega Salvini – è mettere in salvo quelle 200 persone, possibilmente non Italia, ma per esempio a Malta. E l’equipaggio sarà arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell”immigrazione clandestina».
E mentre la minaccia del sequestro pende anche per un’altra nave umanitaria, la Seefuchs della ong Sea Eye, le imbarcazioni di altre 2 organizzazioni, l’Aquarius, ripartita da Valencia e la Open Arms, giungeranno nel giro di un paio di giorni nel Canale di Sicilia. Altre grane in arrivo