Terrorismo: 28enne marocchino espulso, si era radicalizzato nel carcere fiorentino di Sollicciano
FIRENZE – Continua la linea della fermezza nelle espulsioni di presunti terriristi, iniziata da Minniti e proseguita, ovviamente, da Salvini. Un 28enne marocchino, nato a Tunisi, ritenuto contiguo ad ambienti dell’estremismo islamico, è stato espulso con accompagnamento alla frontiera. Lo fa sapere il Viminale. Detenuto per reati comuni, l’uomo è stato sottoposto al monitoraggio durante la permanenza in carcere per reati comuni in quanto risultava vicino all’attentatore di Berlino Anis Amri, conosciuto in una precedente detenzione. Scarcerato qualche giorno fa dal carcere fiorentino di Sollicciano, è stato rimpatriato a Tunisia.
Si tratta della 57esima espulsione di quest’anno nei confronti di soggetti contigui ad ambienti dell’estremismo islamico; la 294esima dal 2015. L’uomo si sarebbe radicalizzato in carcere, dove si trovava detenuto per reati di droga. Secondo quanto appreso, nel corso della detenzione avrebbe espresso esultanza in occasioni di alcuni episodi di terrorismo, e per questo era stato sottoposto a monitoraggio. Irregolare in Italia, una volta scarcerato per lui è scattata l’espulsione.