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Province: Consulta, lo Stato non poteva imporre un prelievo forzoso

ROMA – Lo Stato non poteva imporre un prelievo forzoso ai danni delle Province per il 2017 in aggiunta a quelli già disposti precedentemente. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza numero 137 del 27 giugno. In particolare, i giudici della Consulta hanno dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma contenuta nel decreto-legge del Governo, il numero 50 del 24 aprile 2017, ovvero l’articolo 16 che disciplinava il «riparto del concorso alla finanza pubblica da parte di province e città metropolitane».

La sentenza segue i ricorsi promossi da Liguria, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Piemonte, ma inevitabilmente avrà effetti anche sulle altre Regioni, comprese quelle a statuto speciale come la Sardegna, dove per il solo 2017 il prelievo forzoso di imposte (Rc auto e imposta provinciale di trascrizione) ammonta a circa 80 milioni di euro (21 a Cagliari, 17 a Nuoro, 29 a Sassari, 12 a Oristano e 21 nel Sud Sardegna), 200 se si comprendono gli arretrati a partire dal 2014.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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