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Draghi: nessun giudizio sul governo italiano prima di vedere i fatti

Mario Draghi, presidente della Bce

STRASBURGO – «A settembre ridurremo i nostri acquisti netti di attività mensile da 30 miliardi di euro a 15 miliardi ed entro la fine di dicembre metteremo fine a questa attività. Ciò non significa che la nostra politica cesserà di essere espansiva, ma continuerà ad accompagnare l’espansione economica per un certo periodo, quindi ribadiamo la nostra politica». Lo ha detto il numero uno della Banca Centrale Europea, Mario Draghi in audizione alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento Ue.

«La nostra fiducia sulla dinamica dell’inflazione sta aumentando», ha spiegato il governatore Bce aggiungendo che «in tempi di accresciuta incertezza globale, è più che mai importante che l’Europa resti unita». Gli sforzi che «abbiamo già compiuto hanno reso l’unione economica e monetaria più resiliente agli choc. Tuttavia è ancora incompleta e resta vulnerabile. Per sostenere la fiducia e proseguire l’espansione economica – ha detto il banchiere – ci serve altra integrazione e convergenza tra gli Stati».

Quanto alle linee di politica di bilancio del nuovo governo in Italia Draghi ha sottolineato: «Dobbiamo vedere i fatti prima di esprimere un giudizio, i test saranno i fatti, finora ci sono state le parole e le parole sono cambiate».

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