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Firenze: condannato avvocato per appropriazione indebita, accusato di aver prosciugato il conto di un badante cingalese

FIRENZE – E’ stato condannato con rito abbreviato a 8 mesi, con i benefici della condizionale,
l’avvocato fiorentino accusato di aver prosciugato il conto di un suo cliente, un badante cingalese che aveva ereditato circa 2 milioni di euro dopo la morte del suo assistito. Per il giudice non fu furto ma appropriazione indebita, e solo in uno dei due casi contestati.
Assolta, invece, perchè il fatto non sussiste, la funzionaria di Banca Intesa che, secondo l’accusa avrebbe agito in concorso con l’avvocato. L’accusa aveva chiesto per l’avvocato 4 anni di reclusione e il pagamento di 1.000 euro di multa, e 1 anno e 4 mesi per la donna.

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