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Di Maio parte all’attacco del Parlamento, e vuol dimezzare deputati e senatori

ROMA – Non tutte le iniziative del vicepremier, ministro del welfare, e del M5S destano polemiche da un lato e proteste con minacce di ricorsi dall’altro. Succede così per i vitalizi, si profila una replica per i tagli alle cd. pensioni d’oro, ma l’ulteriore iniziativa annunciata da Di Maio riscuoterebbe il plauso del99,9% degli italiani, esclusi quelli che vivono di politica, che non possono perciò fare a meno del cadreghino a tutti i ilvelli, dal Parlamento fino al Consiglio di quartiere. «Dopo il taglio dei vitalizi mi sembra arrivato anche il momento di tagliare il numero dei parlamentari». Così Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, questa mattina ad Agorà Estate in diretta su Rai3. Poi incalzato su quali saranno i tempi per la realizzazione del taglio ha aggiunto: «Dobbiamo presentare la proposta di legge costituzionale, perché dobbiamo fare una modifica costituzionale. Ma è nel contratto di governo, vogliamo ridurre il numero dei parlamentari».

Sarebbe il terzo tentativo, il primo col Governo Berlusconi e la sua riforma costituzionale, a suo tempo contrastata attivamente dall’ex presidente Scalfaro, la seconda con il referendum renziano, entrambi naufragati nell’insuccesso. Ma è una riforma che otterrebbe sicuramente – come abbiamo accennato – un quasi totale consenso poipolare, soprattutto se si estendesse anche ai Consigli comunali e regionali, anche se resterà sicuramente indigesta alla politica. Ma se Di maio insisterà nella proposizione di una legge di questo tipo otterrà anche tutto il nostro sostegno, se riuscirà a eliminare vaste aree di clientelismo che ancora imperano in tutte le zone del paese.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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