FMI: lancia l’allarme, i dazi lasciano il segno sull’economia internazionale
ROMA – Le tensioni commerciali «stanno già lasciando un segno, ma l’entità del danno dipenderà da cosa i politici faranno e, visto che sfortunatamente la retorica è diventata realtà con le misure protezionistiche, ci potranno essere effetti sull’economia globale». Lo ha detto Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale,(FMI) commentando la G20 Surveillance Note pubblicata dall’Istituto di Washington. «Se tutte le misure sui dazi annunciati entreranno in vigore, l’output globale potrà ridursi dello 0,1% nel 2020 e se la fiducia degli investitori sarà minata, il PIL globale potrebbe calare di mezzo punto percentuale, ovvero circa 430 miliardi di dollari, da qui al 2020».
Christine Lagarde lancia il suo avvertimento agli Stati Uniti che potrebbero essere i grandi perdenti di una guerra commerciale, perché «se tutti i Paesi alla fine saranno più deboli, è vero anche che l’economia statunitense diventerà vulnerabile perché gran parte del suo commercio sarà oggetto di ritorsioni».
Da evitare gli stimoli di bilancio pro-ciclici per Paesi come l’Italia dove la posizione è vulnerabile alla perdita di fiducia del mercato, si legge nel documento preparato dal Fondo Monetario Internazionale per il G20 in vista della riunione dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali delle venti principali economie mondiali in programma a Buenos Aires.