Skip to main content
BOCCACESCA
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2016%2F01%2Fezzelino 38px E1579443315234

Legittima difesa: la Lega difende i diritti degli aggrediti, M5S e magistratura frenano

Ministro Bonafede
Alfonso Bonafede

Il tema della legittima difesa è stato da sempre controverso, da un lato la destra che sostiene la legittimità di una reazione adeguata da parte di chi vede la propria casa, i propri beni minacciati dalla violenza altrui, e dall’altro i buonisti della sinistra e la magistratura che difendono la discrezionalità assoluta dei giudici nel decidere la correttezza di un comportamento, secondo criteri di giudizio variabili e soggettivi.

Il Governo giallo-verde si è messo perciò all’opera per definire un migliore e più preciso quadro normativa, con la Lega di salvini che spinge per privilegiare il diritto degli aggrediti, e il M5S più propenso a frenare quest’iniziativa, seguendo i voleri della sinistra e dell’Anm.

L’iter per cambiare la legge sulla legittima difesa è infatti iniziata con alcuni distinguo tra le due anime della maggioranza. Anche se in serata il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è detto in perfetta sintonia con Alfonso Bonafede. Nella giornata in cui in commissione Giustizia a Palazzo Madama vengono incardinati cinque ddl e la Lega ricorda che il tema è una battaglia da sempre, il guardasigilli sottolinea che non vi sarà alcuna liberalizzazione delle armi e il M5s parla di un’analisi approfondita necessaria sui testi senza muoversi sull’onda emotiva. Tra i disegni di legge assegnati alla commissione c’è proprio quello della Lega, che punta a intervenire sia sull’articolo 52 che sull’articolo 55 del codice penale, che riguarda l’esclusione della punibilità per eccesso colposo, nonché sulla parte del codice che riguarda il furto in abitazione e il furto con strappo.

I magistrati difendono a spada tratta le loro prerogative, debbono avere potere di vita o di morte (processuale s’intende) al di sopra di tutti e di tutto a loro insindacabile discrezione. «Se interveniamo sulla legittima difesa nei termini di cui stiamo leggendo in questi giorni rischiamo di legittimare i reati più gravi persino l’omicidio». Commenta in questi termini il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati, Francesco Minisci, la riforma sulla legittima difesa. Ma dei diritti degli aggrediti la magistratura ovviamente non si preoccupa. «La legge – ha ricordato Minisci in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio della Cei,- regolamenta già in maniera adeguata tutte le ipotesi di legittima difesa. Nel 2006 sono stati già attuati alcuni interventi di modifica prevedendo ipotesi particolari nel caso di legittima difesa all’interno del domicilio. Non vediamo quali possano essere gli ulteriori interventi».

Puntuale come un orologio svizzero è arrivata la sostanziale conferma dalla Corte di Cassazione: «Non è invocabile la scriminante della legittima difesa da parte di colui che accetti una sfida
oppure reagisca a una situazione di pericolo volontariamente determinata o alla quale abbia concorso, nonostante la possibilità di allontanarsi dal luogo senza pregiudizio e senza disonore. Lo precisa la Cassazione, che ha confermato la condanna a Umberto Stregapede, che nel 2015 a Roma ha ucciso il cognato, Stefano Petroni, con 31 coltellate. La Corte ha confermato la condanna a 6 anni e 2 mesi con l’attenuante della provocazione».

Insomma coloro che reagiscono a un pericolo per la loro incolumità dovrebbero darsela a gambe, senza poter ribattere all’offesa. Nessuna difesa possibile per il cittadino aggredito, la cui intimità è violata dai delinquenti. Se si azzarda a reagire cadrà sotto il rigore della legge e della magistratura. Si incentiva così la sensazione d’impunità dei violenti e dei prevaricatori.


Ezzelino 38px E1579443315234

Ezzelino da Montepulico


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP