Salvini: prima il lavoro agli italiani, poi agli immigrati, anche se regolari
ROMA – Matteo Salvini non ha ancora ben compreso, bisognerebbe che i colleghi del ministero dell’interno gli sturassero bene le orecchie, che una cosa è fare il segretario di un partito, in questo caso la Lega, e una cosa è svolgere il delicato incarico di ministro dell’interno, e si dovrebbero evitare commistioni fra i due ruoli. Ma la risposta sarebbe scontata, prima di lui qualcuno ha svolto contemporaneamente il ruolo di premier e di segretario del partito allora dominante, e nessuno diceva nulla, salvo gli oppositori interni. Salvini dovrebbe riflettere sulla circostanza che forse anche per questo Renzi adesso è in una pausa di riflessione e il Pd è crollato ai minimi storici.
Salvini continua la sua instancabile attività sui social piuttosto che sui canali ufficiali, un sistema non molto in voga al ministero dell’Interno. E oggi twitta: «Immigrati regolari, integrati e rispettosi del paese che li ospita o li ha adottati: il #primagliitaliani vale anche per loro. Grazie Patrizio!» Lo scrive su Twitter il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini commentando un’intervista dell’ex pugile Patrizio Kalambay il quale afferma che «ci sono già italiani che sono
senza lavoro. Prima bisognerebbe dare lavoro agli italiani poi agli altri».