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Pisa, caso Scieri: l’ex caporal maggiore arrestato, se riescono a incastrarmi muoio in carcere

PISA – Intercettazioni ambientali, con microscopie collocate sulle auto dei familiari, hanno incastrato Alessandro Panella, l’ex caporal maggiore in ferma prolungata della Folgore arrestato in esecuzione di una misura cautelare ai domiciliari per concorso in omicidio volontario nella morte di
Emanuele Scieri il 13 agosto 1999 alla caserma Gamerra di Pisa al culmine di un’aggressione violenta mascherata da atto di nonnismo. Tra queste, è rilevante, secondo il gip Giulio Cesare
Cipolletta, una conversazione captata tra Panella e il fratello nella quale, scrive il gip, «di fronte all’ottimismo del fratello sugli anni di carcere a cui potrà essere condannato, Panella risponde: Se stavolta riescono a incastrarmi, mi sa che ci muoio in carcere».

Sequestrati anche gli stivali anfibi che Alessandro Panella aveva in dotazione quando prestava servizio alla Brigata paracadutisti Folgore. E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia del gip Giulio Cesare Cipolletta. La circostanza, piuttosto articolata, emerge dalla conversazione captata dalla microspia collocata sulla sua auto, mentre lo stesso Panella, insieme al fratello e al padre, stanno andando dal pm per l’interrogatorio nel quale, poi, l’indagato si avvarrà della facoltà di non rispondere. Durante il tragitto il fratello di Panella fa riferimento agli anfibi sequestrati lamentando il fatto di averli conservati per così tanto tempo e chiede all’indagato, scrive il gip, «cosa possono provare gli anfibi». Panella risponde ipotizzando che «attraverso la riesumazione del cadavere vengano recuperate tracce biologiche della vittima, per incastrarlo».
Tuttavia poco dopo, mentre la stessa conversazione si infittisce sul dettaglio della morte procurata a Scieri perché preso a calci, l’indagato dice che gli anfibi sequestrati sono quelli della dotazione della Folgore ma sono quelli «nuovi, ovvero mai indossati mentre quelli vecchi li ho buttati via una settimana fa». Gli anfibi sono stati sequestrati in una perquisizione del 26 luglio scorso.

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