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Palio di Siena del 16 agosto 2018: il drappellone dipinto da Charles Szymkowicz

OcaSIENA – E’ stato presentato stasera, 10 agosto, il drappellone dipinto dal belga Charles Szymkowicz per il Palio di Siena del prossimo 16 agosto, dedicato alla Madonna Assunta in cielo. Location il Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico, con sindaco Luigi De Mossi e il critico d’arte Enrico Crispolti, alla presenza dell’artista. Nella sua opera, Szymkowicz, fra i maggiori pittori neoespressionisti operanti in Europa, ha mantenuto inalterata la riconoscibilissima e potente tecnica pittorica. Il colore, forte e denso, è stato steso sulla seta con pennellate vigorose creando un effetto a rilievo. Le
immagini, per la loro potenza rappresentativa, sembrano, così, non riuscire a restare ancorate al drappo.

Ha detto il sindaco De Mossi: «Bella, suggestiva e dominante, l’immagine della Vergine. Una Madonna giovanissima, dalla quale traspare ancora il carisma della fanciullezza, e nella quale si ritrovano i lineamenti di Sarah, la figlia di Szymkowicz. Tra le mani tiene un cavallo bianco, l’animale emblema del Palio e, come tale, non è raffigurato in maniera statica. Gli arti sono in movimento, come nel fremito della corsa. Sembra, quasi, che aneli il galoppo nella magica
conchiglia di Piazza del Campo riproposta più in basso, e arricchita da un altro cavallo, questa volta nero, per una proiezione speculare del primo. Il drappellone di Charles Szymkowicz non è sicuramente minimalista».

Tanti i richiami ai quali l”artista belga non ha saputo resistere. Primo fra tutti l”amore per la terra di Siena, per quegli elementi naturali ed architettonici che lo hanno portato a vivere parte della sua vita in Toscana. Ecco, infatti, svilupparsi sulla destra del drappellone l’elegante figura della Torre del Mangia dove il pittore ha voluto lasciare qualcosa di intimo: il tondo dell’antico orologio racchiude il suo autoritratto. Sul lato sinistro del drappellone un particolare della cupola del Duomo, con sotto un altro elemento simbolo: un frammento di campagna con i cipressi illuminati da stelle sospese in un cielo blu cobalto. E poi girasoli. Tanti petali abilmente disposti, anche a formare l’aureola della Madonna, per richiamare luoghi e fascinazioni del
cuore e della mente. Elegante la raffigurazione in oro del bestiariocontradaiolo su un fondo cremisi. Szymkowicz ha attinto senza limiti alla tavolozza dei colori. Puri o abilmente mescolati per giochi cromatici di grande effetto. Colorevivo, che dà corpo e anima alle forme generando infinite possibilità
di linguaggio, che talvolta sussurra, come in quella micro-rappresentazione di una calda notte d’estate; e talvolta grida come con l’espressività della Madonna che sul grembo appoggia un cavallo da Palio. Un segno di protezione per la grande Festa seneseche, ad ogni Carriera, rinnova la sua dedizione alla Madre di Gesù. De Mossi ha concluso: «Una creatività entusiasmante e vitalissima. Una dichiarazione d’amore che Charles Szymkowicz ha donato alla città di Siena e a tutti
i senesi»


Gatto

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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