Genova: 37 i morti, 16 feriti di cui 12 gravi. almeno 4 dispersi. Ultimi dati del Viminale
GENOVA – Sono continuate per tutta la notte le operazioni di ricerca dei soccorritori. Trentacinque i morti finora accertati, secondo l’ultimo dato del Viminale, tra questi tre minori, rispettivamente di 9, 12 e 13 anni, mentre si è continuato a scavare per tutta la notte tra le macerie in cerca di quattro dispersi. Sedici i feriti, di cui 12 gravi.
«C’è il rischio che altre parti del ponte possano crollare, per questo motivo abbiamo sfollato le persone da tutti gli edifici circostanti». Lo ha detto uno dei soccorritori al lavoro nei pressi del ponte crollato.
Sono in totale 440 le persone costrette a lasciare la propria abitazione a seguito del crollo che ha interessato questa mattina il ponte Morandi a Genova. Il numero potrebbe aumentare poiché sono ancora in corso le valutazioni sugli sgomberi. Lo rende noto il Comune di Genova. La Protezione Civile del Comune di Genova ha provveduto finora a far evacuare 11 palazzi e la situazione è sotto monitoraggio costante.
«Tutto il ponte Morandi andrà demolito con gravi ripercussioni al traffico e problemi per i cittadini e le aziende». Lo ha dichiarato il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi oggi pomeriggio a Genova nella sede della Protezione civile. «Un ponte del genere non crolla né per un fulmine, né per un temporale, vanno trovati i colpevoli», ha aggiunto Rixi. Crollo, dice il direttore del Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia Stefano Marigliani, che è «per noi qualcosa di inaspettato e imprevisto rispetto all’attività di monitoraggio che veniva fatta sul ponte. Nulla lasciava presagire. Assolutamente non c’era nessun elemento per considerare il ponte pericoloso».