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Villorba: attentato contro sede della Lega. Il procuratore, è atto di terrorismo

Lega

ROMA – Una dichiarazione del Procuratore della Repubblica di Treviso, Michele Dalla Costa, ci offre il destro di tornare sul fallito attentato alla sede provinciale della Lega di Treviso, a Villorba (Treviso), dove ieri sono stati ritrovati due oggetti esplosivi. Il caso è seriamente all’attenzione della magistratura, tanto che il procuratore afferma: «E’ terrorismo e gli atti sono arrivati senza esitazione alla Procura distrettuale di Venezia». Secondo fonti accreditate, la prima bomba carta trovata esplosa avrebbe dovuto richiamare l’attenzione, la seconda, una pentola a pressione riempita con chiodi e un innesco a tensione, avrebbe potuto esplodere nel momento in cui qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon rasoterra cui l’ordigno era collegato.

L’attentato era passato un po’ sotto silenzio, sovrastato dall’eco del crollo del ponte di Genova. Un comunicato del Siulp, il sindacato di sinistra della Polizia di Stato, conferma che si è trattato di un attentato grave, realizzato con tecniche particolari, contro la sede di Villorba del partito del Ministro dell’interno, e contro la polizia. Il Siulp annota: «Ieri i nostri artificieri sono dovuti intervenire a Treviso, presso la sede della Lega di Villorba, dopo ritrovamento di un potente ordigno anche se rudimentale. L’azione, che è stata rivendicata da una cellula anarco-insurrezionalista, richiama alla mente la peggiore e tristemente nota strategia della tensione che abbiamo già vissuto negli anni di piombo. L’attentato, progettato chiaramente per uccidere, è stato realizzato con la tecnica del doppio innesco. L’intento dei vili criminali era quello di colpire prima di tutto i poliziotti e tutti gli altri soccorritori. Un attacco frontale al cuore dello Stato attuato, come da copione, con l’intento di colpire chi lo rappresenta e lo serve per garantire la sicurezza di tutti».

Le frasi in una nota di Felice Romano, segretario del Siulp, nella quale si rileva che l’attentato «va condannato, da tutti senza se e senza ma, perché è un attacco premeditato alla nostra democrazia. Si e’ trattato di un segnale chiaro di contrasto e non condivisione della linea politica espressa dall’attuale Ministro dell’Interno Matteo Salvini, dato che egli è anche Segretario del partito, la cui sede e’ stata oggetto dell’attentato di ieri. Alla Lega e al Ministro esprimo solidarietà e vicinanza ma, a quest’ultimo anche l’appello a dispiegare ogni suo potere per fornirci i mezzi e le risorse necessarie per consentirci di individuare questi criminali il prima possibile. Con questo tentativo di fare una strage tra le donne e gli uomini delle Forze di polizia è evidente che l’allarme è ormai rosso e che l’azione e l’attenzione da dispiegare deve essere proporzionata a tale livello: è in gioco la sicurezza di tutti e la democrazia del nostro Paese», conclude Romano.

Nessun commento da chi agita ancora solo lo spettro del fascismo e del razzismo, ma sarebbe pretendere troppo, vero Governatore Rossi?


Padoin0

Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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