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Bruxelles, migranti: nulla di fatto dal vertice Ue. L’ira di Conte, ne trarremo le conseguenze

Diciot
Un’immagine postata dal deputato di Più Europa Riccardo Magi sulla sua pagina Facebook

ROMA – «Il vertice di Bruxelles si è chiuso con un nulla di fatto. Ennesima dimostrazione che l’Europa non esiste. Nessuno stato membro ha ritenuto di sottoscrivere un comunicato, anche perché non ci sono le basi di un accordo per indicare una nuova procedura standard per il soccorso, lo sbarco e la ridistribuzione degli immigrati». Questo il lapidario commento attribuito dall’Ansa a fonti del Viminale, ma che dipinge bene la situazione.

Tanto più che arriva la conferma in un lingo post su Facebook del premier Conte che scrive deluso: «L’Italia è costretta a prendere atto che l”Europa oggi ha perso una buona occasione: in materia di
immigrazione non è riuscita a battere un colpo in direzione dei principi di solidarietà e di responsabilità che pure vengono costantemente declamati quali valori fondamentali dell’ ordinamento europeo. Nel corso della riunione convocata d”urgenza dalla Commissione Europea e che si è appena conclusa – sottolinea – non è stato dato alcun seguito alle Conclusioni deliberate nel corso dell”ultimo Consiglio Europeo di fine giugno. Anzi. Da parte di alcuni Stati – denuncia il premier – è stato proposto un passo indietro, suggerendo una sorta di regolamento di Dublino mascherato, che avrebbe individuato l’Italia come Paese di approdo sicuro, con disponibilità degli
altri Stati a partecipare alla redistribuzione dei soli aventi diritto all’asilo, che notoriamente sono una percentuale minima dei migranti che arrivano per mare. Eppure – insiste Conte – è noto a tutti che l’Italia sta gestendo da giorni, con la nave Diciotti, una emergenza dai risvolti molto complessi e delicati. Ancora una volta misuriamo la discrasia, che trascolora in ipocrisia, tra parole e fatti.
Bene. Se questi sono i fatti vorrà dire che l’Italia ne trarrà le conseguenze e, d’ora in poi, si farà carico di eliminare questa discrasia perseguendo un quadro coerente e determinato d’azione per tutte le questioni che sarà chiamata ad affrontare in Europa».

L’Italia chiede all’Europa di fare di più sul fronte immigrazione e venire incontro alle esigenze nazionali, ma le richieste del governo Conte sembrano restare per lo più inascoltate. Nell’Unione europea a Ventotto Stati, appena dodici, meno della metà, hanno partecipato alla riunione tecnica convocata dalla Commissione europea a Bruxelles per cercare una soluzione definitiva al problema dei flussi migratori. Un incontro che sta producendo un effetto boomerang, perché ci si attendeva una soluzione al caso della nave Diciotti, ancora ferma nel porto di Catania e con quasi tutti i richiedenti asilo bloccati sull’imbarcazione. Ma ricorda la portavoce dell’esecutivo comunitario per le questioni di immigrazione, Tove Ernst, «il meeting di oggi non è stato organizzato per trovare una soluzione alla nave Diciotti». Ipocrisia allo stato puro.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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