Firenze: la solidarietà del comune ai commercianti aggrediti in centro
FIRENZE – Solidarietà del Comune di Firenze ai commercianti aggrediti in due diverse zone della città, via Dei Neri e San Lorenzo. L’assessore allo sviluppo economico Cecilia del Re e l’assessore alla sicurezza Federico Gianassi hanno espresso la ferma condanna «per i fatti inaccettabili avvenuti domenica e ieri: una rissa tra un negoziante e alcuni turisti in via dei Neri, e le minacce verbali contro un’esercente nella zona di San Lorenzo. Si tratta di fatti distinti che però il Comune stigmatizza in ugual misura: in città non ci sono zone ‘franche’ e nessuno deve pensare di poter fare o dire qualsiasi cosa. Ci auguriamo che i colpevoli vengano puniti».
Per via Dei Neri, dove sono particolarmente alte le concentrazioni di bar, ristoranti e punti di ristoro, l’assessore ha annunciato il raddoppio del presidio della Polizia municipale: dalle 12 alle 15 e poi dalle 18 alle 21. Nell’area di San Lorenzo da maggio ad oggi sono stati sequestrati oltre 13 mila pezzi tra borse, poster, ombrelli, occhiali, bigiotteria varia, con 64 sequestri amministrativi e 10 penali. «L’attività contro il commercio abusivo è incessante – ha dichiarato l’assessore Gianassi -: In questi mesi l’amministrazione ha sempre avuto un buon rapporto di collaborazione con tutti gli esercizi ‘regolari’ e non è ammissibile che chi rispetta le leggi venga minacciato. Siamo in contatto diretto con i commercianti per intervenire in tempo reale e anche nel caso dell’ultimo episodio la commerciante ha contattato direttamente gli agenti antidegrado che sono subito accorsi. Tutti i giorni – ha continuato Gianassi – nell’area di San Lorenzo ci sono otto agenti di Polizia municipale, quattro in divisa e quattro in borghese, che si muovono tra i banchi e le strade. Da settembre, inoltre, altri 16 vigili che saranno assunti grazie a un progetto finanziato dall’Ente CariFirenze, saranno utilizzati per presidiare il centro storico e una parte saranno dislocati proprio in San Lorenzo. Vogliamo andare avanti su questa strada e non saranno le minacce a fermarci».